econoDopo la doccia gelata degli ultimi giorni, con il fallimento di Shernon Holding (la società subentrata lo scorso luglio alla storica proprietà) e la chiusura immediata dei 55 punti vendita sparsi per il territorio nazionale, ora scatta la mobilitazione. I lavoratori di Mercatone Uno si riuniranno giovedì 30 maggio dalle 9 alle 12 davanti alla storica sede del gruppo, in via Molino Rosso a Imola, per rivendicare le tutele occupazionali.
Il presidio è organizzato dalle organizzazioni sindacali Filcams Cigl, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil, che attaccano l’amministrazione del gruppo: «E’ una vergogna, ancora una volta sulle spalle dei dipendenti si gioca una partita che ha visto un’azienda acquisire 55 punti vendita sul territorio nazionale, oltre la sede, ed andare in tracollo dopo soli 9 mesi, senza alcuna chiarezza sulla responsabilità della proprietà nella loro gestione» riporta il comunicato stampa uscito oggi.
«Chiediamo che i lavoratori vengano tutelati con urgenza – proseguono i sindacati di categoria – attivando sì gli ammortizzatori sociali, ma soprattutto giungendo ad un bando che possa veramente prevedere investitori affidabili e sostenibili. È indispensabile salvaguardare i lavoratori e preservare il futuro delle loro famiglie».
Contemporaneamente al presidio davanti alla sede, domani a Roma nelle stanze del Ministero dello Sviluppo Economico è previsto il secondo incontro con creditori e fornitori. Oltre ai lavoratori infatti ci sono da tutelare anche tutte le persone che si sono recate di recente nei punti vendita e che hanno versato acconti per prodotti che forse non vedranno mai.