Era diventata in modo inappropriato la nuova dimora serale di un clochard. Proprio per questo motivo, da alcuni giorni, la cappella del Santa Maria della Scaletta rimane chiusa dalle prime ore della sera fino all’alba del giorno seguente. La decisione è stata presa dopo il susseguirsi di ripetuti gesti messi in atto da una persona che era solita utilizzare gli spazi interni dell’ospedale come rifugio notturno sporcando ed arrecando danni alle strutture.
«È una scelta della direzione dell’Ausl e non dei cappellani – racconta padre Giuseppe De Carlo -. D’ora in poi, dopo la messa giornaliera delle 18.30 la porte si chiuderanno per evitare che i senzatetto entrino all’interno della chiesetta per dormire e fare i propri bisogni».
Sulla vicenda è intervenuto anche il segretario imolese della Lega. «Apprendiamo da diversi cittadini che sarebbe in atto una chiusura serale e notturna della cappella per motivi incomprensibili – commenta Marco Casalini -. Il servizio d’ordine ha segnalato questi problemi? Si è intervenuto per evitare che gli spazi dell’ospedale venissero utilizzati a sproposito? Quanto spende l’azienda sanitaria per la sicurezza e che risultati ha ottenuto? Non c’è giorno che passi senza che vengano segnalati problemi nella struttura sanitaria imolese. Sarà mica l’effetto della fusione mascherata messa in atto dalla sanità bolognese? Se questo è l’inizio siamo messi davvero male».
Visto lo scalpore che ha suscitato la notizia, tramite il proprio ufficio stampa, l’Ausl ha dato anche la propria versione dei fatti. «È doveroso precisare che la scelta della direzione di presidio di mantenere chiusa la cappella dell’ospedale dalle 20 alle 6 non è dovuta al verificarsi di episodi di vandalismo, ma piuttosto all’opportunità di evitare che il luogo di culto, non frequentato dai fedeli nelle ore notturne, possa divenire un rifugio non sorvegliato per i senzatetto che saltuariamente, nei mesi invernali, frequentano gli ambienti comuni dell’ospedale. Il tutto in previsione dell’attivazione di una modalità regolamentata dell’accesso alla struttura nelle ore notturne».
Usata come rifugio dai senzatetto, chiusura notturna per la cappella dell’ospedale
