15, Luglio, 2025

Ritrovato il “Ritratto di donna”

C’è anche “Ritratto di donna” tra le opere d’arte recuperate dai Carabinieri del Comando Tutela Patrimonio Culturale, rubate tempo fa in musei di Imola, Bologna e Faenza. L’opera era stata asportata ai Musei civici San Domenico tra febbraio e marzo scorso. Le operazioni del recupero sono state spiegate a Bologna, presso l’Aula Gnudi della Pinacoteca Nazionale, dal procuratore della Repubblica del Tribunale di Bologna, Giuseppe Amato, dal comandante dei Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, generale di brigata Fabrizio Parrulli e il comandante provinciale dei Carabinieri di Bologna, colonnello Valerio Giardina. Il sequestro dei dipinti è il risultato degli approfondimenti investigativi intrapresi a seguito del furto nelle sale della Pinacoteca Nazionale di Bologna, dell’opera dell’artista Giusto de’ Menabuoi, durante l’orario di apertura al pubblico. Il modus operandi, infatti, ha mostrato piena analogia, con simili eventi avvenuti, tra il febbraio e il marzo. Sulla scorta di queste evidenze, i carabinieri del Nucleo tutela patrimonio Culturale di Bologna, in collaborazione con quelli del Nucleo investigativo del Comando Provinciale di Bologna e con le compagnie di Faenza ed Imola, dopo le verifiche sui luoghi dei reati, si sono concentrati, con l’ausilio di attività tecniche, sulla ricerca e l’acquisizione delle registrazioni dei sistemi di video sorveglianza, installati all’interno delle strutture museali, nonché sulla pubblica via delle città interessate. L’attenta e dettagliata ricostruzione dei fatti ha permesso di accertare il momento di consumazione dei furti in danno della Pinacoteca Nazionale di Bologna e di quella comunale di Faenza, nonché di individuare le fattezze del possibile autore, immortalato da alcune telecamere. Successivamente, i carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale di Bologna, a seguito di servizi di prevenzione su altri potenziali obiettivi, notavano una persona con una fisionomia similare a quello ritratto nelle immagini estrapolate, che si aggirava con fare sospetto, proprio, nei pressi di un altro ente museale di Bologna. Il soggetto, dopo un lungo pedinamento, per le vie della città, veniva fermato prima che si potesse dileguare e la successiva perquisizione domiciliare ha consentito di recuperare, all’interno di un mobile, tutti i preziosi dipinti trafugati ed a comprova della sua colpevolezza, di rinvenire anche gli abiti utilizzati durante uno dei furti compiuti.

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