9, Luglio, 2025

“Gesù unico guaritore delle nostre piaghe”

Domenica 11 febbraio a Imola nella cattedrale di San Cassiano è stata celebrata la XXVI Giornata del Malato. Il pomeriggio è cominciato con la recita del santo Rosario, sotto la protezione della Vergine nel giorno dell’anniversario della Sua prima apparizione a Lourdes alla piccola Bernadette. Alle ore 15.30 è seguita la solenne Celebrazione Eucaristica, presieduta dal vescovo monsignor Tommaso Ghirelli.
Hanno concelebrato don Massimo Pelliconi e don Francesco Gaetta, assistenti spirituali dell’Unitalsi diocesana, in presenza di Giorgio Fugattini e di altri diaconi.
Il coro della cattedrale ha animato la funzione, rendendola più partecipata.
Il vescovo ha iniziato l’omelia ringraziando le autorità civili e religiose per la loro presenza in questa giornata di particolare rilevanza per chi soffre nell’anima e nel corpo.
Accogliere il malato significa accogliere la presenza di Gesù in mezzo a noi, un Gesù che ha accolto nella Sua persona le nostre infermità per salvarci. E’ necessario avere compassione per i malati, superando ogni forma di pregiudizio e discriminazione. La compassione comporta la dedizione totale, vera, sincera verso l’umanità sofferente, non si limita a una forma di pietismo superficiale e momentaneo. Per questo, le opere di misericordia vanno apprezzate e considerate. Gesù è l’unico guaritore delle nostre “piaghe”, perciò solo Lui può concederci la grazia della salvezza ,che va oltre una guarigione fisica. ( Mc 1, 40-45).
La processione offertoriale, animata da unitalsiani e da membri del gruppo Amici insieme, è stata molto particolare per l’offerta del Pane, cibo di vita eterna, del Vino, sangue di Cristo, del Cero acceso, segno di Cristo, luce del mondo che illumina il cammino di ogni uomo, del Crocifisso, messaggio di Cristo che ci invita a seguirlo ogni giorno, dei Fiori, bellezza del creato.
E’ seguita la Liturgia della Luce sulle note dell’Ave Maria di Lourdes: i lumini accesi dal cero pasquale ci richiamano al Battesimo, quando ai nostri genitori fu consegnata una fiaccola accesa simboleggiante Cristo Luce che illumina il nostro cammino verso il Padre,
L’assemblea ha poi recitato la Preghiera del Malato per l’affidamento a Dio di tutti i sofferenti, unitamente a familiari, amici e operatori sanitari che li assistono con amore.
Maria, nostra Madre per volontà di Cristo sulla croce, ci conforta con la Sua tenerezza, perché sappiamo di non essere orfani: “Donna, ecco il Tuo figlio”.

Mattia Zaccari

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