12, Luglio, 2025

Expo di presepi all’Osservanza

Ceramica, terracotta, polistirolo, fil di ferro... la Sacra Famiglia può essere rappresentata in tantissimi modi. Basta lasciare spazio alla fantasia e creare "lo spirito del Natale".

All’Osservanza va in scena l’Expo del Natale. Un evento unico con più di settanta interpretazioni allestite nella sala Gardi e nel nuovo refettorio del convento dell’Osservanza (via Venturini a Imola), con il patrocinio del Comune e la collaborazione del Gruppo Fai (Fondo ambiente italiano) di Imola. L’inaugurazione si terrà sabato 23 dicembre alle 15 con partenza dalla chiesa di San Michele alla presenza del vescovo Tommaso Ghirelli, di autorità ecclesiastiche e civili e del referente del Fai di Imola. Domenica 24 dicembre dalle 15 alle 18, grazie alla collaborazione con il gruppo Fai, ci sarà una visita guidata storico-artistica al complesso monumentale e all’esposizione dei presepi.
Rappresentazioni palestinesi e romane, presepi moderni e antichi. Alcuni ambientati all’interno di tronchi di albero, alcuni adagiati su rami levigati e adattati. Taluni in fil di ferro e altri fatti prevalentemente con strutture in polistirolo poi rivestite con prodotti particolari. E altri ancora lavorati con materiali più nobili come terracotta o ceramica. Il comune denominatore è uno solo: annunciare la nascita di Gesù attraverso un manufatto artigianale a cui concorre la fantasia, l’estro e la personalità dell’artista. La Sacra famiglia poi è resa anche attraverso i diorami, rappresentazioni all’interno di scatoloni di compensato che attraverso un gioco di specchi conferiscono una profondità molto maggiore rispetto a quella reale.
«Facciamo parte dell’associazione interparrocchiale missionaria di Croce Coperta – racconta il presidente Dino Costa – e leghiamo questo evento ad un aiuto particolare: dare un contributo ai bambini del Messico attraverso una raccolta fondi». L’ingresso alla mostra infatti è a offerta libera e si potrà visitare fino al 14 gennaio.
Bastano pochi passi all’interno delle sale di esposizione per capire che si è catapultati dentro un mondo magico, fatto di esperti del settore e di appassionati d’arte. Nadia Albertazzi, la curatrice della mostra, parla delle opere esposte come se fossero il tramite per gustare appieno il Natale: « Se ci si emoziona a vederne anche uno solo è perché c’è lo spirito del Natale». E tutto il lavoro che sta dietro all’allestimento non pesa se confrontato con lo scopo: « Si comincia a lavorare ad aprile per questa mostra e a settembre iniziano i viaggi in macchina in giro per l’Italia nel tentativo di recuperare i presepi scelti. Infatti noi li andiamo a prendere perché quello dei presepisti è un circolo di amici, gli artisti tra di loro parlano e si scambiano opere. Ma è tutto gratuito. All’interno di questo mondo sono dinamiche normali. C’è un’apertura mentale straordinaria perché qui il bello è soggettivo. Un presepe può emozionare o meno ma ognuno di questi è bello. È il valore dell’arte».

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