E’ stata un’operazione sinergica tra Corpo forestale dello Stato e Carabinieri quella che ha permesso di individuare quattro aziende del ravennate, sette lavoratori irregolari e sei lavoratori in nero impegnati nella vendemmia. Una vera e propria task force contro il caporalato che per una settimana ha passato a setaccio le aziende agricole del territorio. I controlli hanno interessato complessivamente 11 aziende della provincia di Ravenna dedite alla viticoltura e condotto alla verifica della posizione di 91 lavoratori. Al termine delle operazioni le violazioni contestate sono state 12 per complessivi 10.800 euro tra sanzioni comminate e recuperi contributivi in corso di valutazione. Tre le persone deferite in stato di libertà, due cittadini stranieri (un albanese di 28 anni domiciliato a Castel Bolognese che non aveva il permesso di soggiorno e un senegalese di 32 anni che ha fornito false generalità) e un italiano, un imolese di 54 anni che vive a Mordano. Amministratore unico di una delle aziende controllate, l’uomo è stato denunciato perché impiegava manodopera di cittadini extracomunitari privi del permesso di soggiorno.