12, Luglio, 2025

Coltivano cannabis al parco Tozzoni, traditi da una foto sul telefonino

Doppio colpo allo spaccio di droga messo a segno dalla compagnia dei carabinieri di Faenza.

Il primo episodio è nato dal casuale ritrovamento di un telefonino lungo l’argine di un fiume, da parte dei carabinieri di Castel Bolognese. Compiendo gli accertamenti per risalire al proprietario, risultato poi un 19enne imolese, i militari si sono imbattuti in alcune foto che mostravano piante di cannabis. Recatosi a casa sua e perquisendola hanno rinvenuto tre dosi di cocaina e un frammento di hashish. Per evitare ulteriori guai il giovane ha confessato che la foto sul telefonino gli era stata inviata da due amici (un 18enne imolese e un 20enne di Castel Bolognese).
I due si erano infatti improvvisati coltivatori di marijuana allestendo una piantagione in un’area in mezzo alla boscaglia del parco Tozzoni a Imola. Lì i carabinieri hanno trovato 16 rigogliose piante alte da mezzo metro a un metro e mezzo che sono state poi sequestrate. Inoltre sono state rinvenute diverse bottiglie di acqua minerale che i due giovani avevano utilizzato per innaffiare le piante di cannabis. Il 18enne e il 20enne sono stati arrestati mentre il 19enne è stato denunciato per detenzione di stupefacente.

A Casola Valsenio, invece, sono finiti in manette marito e moglie che già lo scorso gennaio (all’epoca erano ancora fidanzati) erano  stati arrestati per spaccio di droga nella città manfreda. Questa volta per i coniugi l’accusa è di resistenza a pubblico ufficiale. La donna, una 27enne di Casola Valsenio, era sottoposta all’obbligo di dimora a causa del precedente arresto, ma nonostante questo continuava a girare per tutto il comprensorio faentino. A questo punto la corte d’appello ha disposto per lei, attualmente in gravidanza, gli arresti domiciliari. Quando i carabinieri si sono presentati alla sua porta si sono però trovati di fronte a una forte resistenza con insulti, minacce e spintonamenti da parte della donna e del marito, un 27enne marocchino. In casa i militari hanno rinvenuto due bilancini con tracce di marijuana e, nascosta nell’auto, una dose della stessa droga. Portati in caserma i due coniugi hanno continuato nella loro forte resistenza e per loro sono scattate le manette. In attesa del processo, rinviato a settembre, il 27enne è stato rimesso in libertà mentre la moglie sconterà gli arresti domiciliari.

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