Vent’anni di Giro pesca e netterina di Romagna igp (per tutti il Nettarine). Vent’anni di ciclismo ed emozioni. Uniche come solo questo sport riesce a regalare. Confermato nella presentazione di oggi, il format delle ultime due edizioni, con tre tappe spettacolari, dal 29 al 31 maggio. 31 società e 184 corridori under 23 alla partenza per quello che gli addetti ai lavori definiscono “la rampa di lancio per i campioni di domani”.
Accantonata l’idea del cronoprologo serale in notturna in autodromo – la crisi economica non è ancora alle spalle! – la corsa organizzata da Marco Selleri e dalla Placci 2013 si annuncia comunque accattivante e combattuta: circondario e Bassa Romagna attraversati, la novità del Gpm a Castrocaro Terme e l’arrivo spettacolare a Castel del Rio, nella terra degli Alidosi. «Sarà un Giro interessante e difficile al tempo stesso – il commento del patron Selleri -. Non c’è un favorito d’obbligo. Non può esserci. Quel che è certo è che saranno tre giorni di grande ciclismo. Ma non mi stanco di ripetere che tutto questo non sarebbe possibilie senza il contributo di tutti i volontari che collaborano all’organizzazione della gara, degli appassionati che non fanno mai mancare il loro supporto e, soprattutto, degli sponsor». Chi sarà allora il successore di Iuri Filosi, vincitore dell’edizione 2014? Un po’ di pazienza e lo sapremo. Nel frattempo, accontentiamoci di scoprire che Giro ci aspetta.
1ª tappa: Mordano – Imola (144,4 km). Frazione nervosa, dal finale tutt’altro che scontato. Il via da Mordano, poi 30 chilometri di pianura fino a Poggio Grande prima del primo Gpm di giornata, posto in cima a Liano. Poi il ritorno nella città del torrione attraverso Castel Guelo, Casola Canina e Sasso Morelli. Parata nel centro della cittadina romagnola (da ripetere tre volte) e poi via verso Imola e la via Emilia. Il vincitore di giornata si deciderà tutto negli ultimi trenta chilometri. Da Toscanella, si sale verso Dozza. Discesa verso via Valsellustra, strappo di via Monticino (al 10%) per collegarsi a via Montecatone e arrivare in cima a via Bel Poggio, dove inizierà la discesa che porterà al traguardo finale, posto in via Boccaccio.
2ª tappa: Lugo – Castel del Rio (134 km). La tappa regina. La più spettacolare. Probabilmente il vincitore del Nettarine si deciderà qui. Quattro gpm in rapida sequenza, un circuito da ripetere tre volte e un finale… storico! Si parte da Lugo: breve tratto di pianura fino a Castel Bolognese e inizia la giostra. Falsopiano (al 3-4%) fino a Casola Valsenio e poi il versante ravennate del Prugno, quello più impegnativo. Dopo la discesa fino a Fontanelice, il circuito del Gesso che, nel 2011, vide trionfare Mattia Cattaneo. Si sale fino a Sassoleone e poi in cima alla Bordona, discesa a Castel del Rio e di nuovo a Fontanelice. Il tutto da ripetere tre volte prima del gran finale. Dopo la discesa dalla Bordona, i corridori riprendereanno la Montanara fino a via Osta dove devieranno per ricollegarsi a Castel del Rio. Il traguardo è posto in piazza della Repubblica ma, prima di alzare le braccia al cielo, il vincitore di giornata dovrà attraversare il mitico ponte degli Alidosi e affrontare l’ultimo strappetto per raggiungere il centro del paese.
3ª tappa: Lavezzola – Faenza (149,6 km). Giornata per velocisti o per le fughe da lontano. Tre gpm, è vero, ma a più di 50 chilometri dall’arrivo. Il gruppo avrà tutto il tempo per annullare gli scatti e presentarsi sul traguardo finale dell’Agrintesa, a Faenza, pronto per la volatona finale. Non mancherà la passerella nella città romagnola (i corridori transiteranno tre volte sul traguardo) prima di decretare il trionfatore del Giro numero 20.
