Pallavolo per tutti, ma senza trascurare i risultati. Questa è, da sempre, la filosofia di casa Clai. Clai che, quest’anno, si sta ritagliando uno spazio importante tra le grandi del campionato di B2, ma che, inevitabilmente, sta già programmando le stagioni a venire. «Per la prima volta in società abbiamo istituito la figura del direttore tecnico – spiega il presidente Barelli -. Una carica a lunga scadenza. Per questo ci siamo rivolti a Mauro Monti. Siamo nel bel mezzo di una rivoluzione che porterà alla trasformazione di Clai da società a carattere familiare a società sportiva a tutti gli effetti. Senza però perdere il cuore pulsante che la anima da 45 anni».
«L’obiettivo, negli anni a venire, è quello di costruire una prima squadra composta pressoché interamente da ragazze del nostro territorio – gli fa eco Mauro Monti -. Per questo la serie C e la serie D devono fungere da fucina di campionesse di domani. È vero che la posizione in classifica della C e della D non è delle migliori, ma siamo solo al giro di boa del campionato. Sono convinto che da qui alla fine della stagione si riprenderanno».
Capitolo avviamento. Il 2014-15 ha portato non poche novità anche su questo fronte. Nuova programmazione, nuovo stile e maggiore entusiasmo. E i numeri sembrano dare ragione alla società biancoblù. «Diverse centinaia di ragazzini hanno aderito al nostro programma – conferma Raffaele Costagliola -. Abbiamo aperto centri in tutto il territorio, fino a Castel del Rio e alla nostra squadra si sono aggiunti tanti nuovi istruttori. Siamo consapevoli del difficilissimo momento economico. Per questo abbiamo previsto delle agevolazioni per le famiglie in difficoltà. Non promettiamo corsi gratis, perché vogliamo garantire qualità alle cose che facciamo, ma in noi le famiglie troveranno sempre un’ancora. Tra l’altro, dalla prossima estate, incentiveremo i campi estivi. Ce ne saranno da giugno a settembre, il volley non andrà in vacanza».
Ultimo, ma non ultimo, il progetto Sitting Volley, una realtà partita nelle scorse settimane e nella quale tutta la Clai crede molto. «Lo sport è integrazione e possibilità di stare insieme senza differenze di alcun tipo – racconta Elizabeth Carmela Leguizamon, responsabile del progetto -. La nostra squadra è composta da ragazzi e ragazze affetti da disabilità motorie e cognitive. Ci alleniamo due volte alla settimana, il giovedì al Tiro a Segno dalle 10 alle 12 e il sabato a Villa Fontana dalle 15.30 alle 18.30. Con noi collabora anche il reparto di igiene mentale dell’Ausl di Imola. Lo sport deve essere un momento di aggregazione, ma anche di crescita, umana e sportiva. Ogni ragazzo, ogni atleta che ho allenato mi ha lasciato qualcosa. Per ora non abbiamo ancora disputato tornei, ma la Federazione ha garantito che ne organizzerà uno a livello regionale entro maggio».
A loro modo, Elizabeth e i suoi ragazzi sono già piccole celebrità. «Siamo stati chiamati in diverse sedi per spiegare cos’è lo sport integrativo. E siamo stati ospiti della finale di coppa Italia maschile. Per i ragazzi un’emozione unica, indescrivibile». Come si suol dire: lo sport regala emozioni…
Nelle foto: in alto, da sinistra Raffaele Costagliola (ds Clai), Maurizio Barelli (presidente Clai), Elizabeth Carmela Leguizamon (responsabile Sitting volley), Mauro Monti (dt Clai).
In basso, i ragazzi del sitting volley con Julio Velasco alle finali di coppa Italia maschile.