Sanità, più visite
per ridurre le attese

Al via il nuovo piano di contenimento dei tempi d’attesa per le prestazioni ambulatoriali, uno dei mali che affligge la sanità pubblica locale.
Con la firma del patto per la salute 2014-2016 e dell’accordo fra le Regioni del 5 agosto scorso per la ripartizione del fondo sanitario nazionale, l’Emilia-Romagna si è garantita 220 milioni di euro aggiuntivi. Di questi, 7,3 milioni sono stati destinati all’Ausl di Imola di cui 276mila serviranno per  ridurre i tempi delle liste d’attesa: 76mila quest’anno e 200mila fino a marzo 2015. Il piano prevede l’incremento dell’offerta di prestazioni già esistenti, dalla visita oculistica (45 visite in più a settimana) all’ecografia della tiroide (34 prestazioni in più), passando per la colonscopia (10 in più) e l’ecodoppler (19 in più).
«In un primo momento abbiamo lavorato sui medici ospedalieri per l’attività istituzionale, estendendo l’orario di lavoro anche al sabato mattina – riferisce Vittorio Chioma, neo-direttore del distretto ospedaliero – poi siamo ricorsi all’acquisto da parte dell’azienda di prestazioni dai professionisti interni al di fuori del loro orario istituzionale (Simil Alp), attivando alcune visite ambulatoriali al sabato mattina e al pomeriggio fino alle 19.30. Infine sono stati incrementati i contratti con le cliniche private convenzionate con l’azienda».
«Le liste d’attesa sono un limite del sistema sanitario e producono un indebolimento di ciò che il cittadino percepisce come un diritto universale alla salute – commenta il sindaco Daniele Manca -. Sono soddisfatto  del lavoro dell’azienda che ha valorizzato e utilizzato i dirigenti interni rendendoci competitivi sul territorio».