È la volta di Federica Peppi, ennesima imolese a Londra, segnalataci da Stefanino Dall’Aglio, del quale abbiamo di recente riportato l’esperienza in Mongolia. E approfittiamo dell’occasione per formulare i nostri auguri a Federica, che il 1° agosto festeggia a Imola il suo 39° compleanno.
Eccomi a Londra: mi chiedete come ci sono arrivata e di cosa mi occupavo a Imola – ci ha scritto Federica Peppi qualche tempo fa -. Mi sono laureata in scienze dell’educazione a Bologna una decina di anni fa e subito è arrivata una collaborazione con l’università, durata cinque anni, contemporaneamente a un master e a un contratto come educatrice in una comunità per minori. Quest’ultimo è stato il mio lavoro fino al momento della mia partenza alla volta dell’Inghilterra, nel dicembre 2012. Antonio, il mio partner e papà della nostra piccola Mina, si era già trasferito da tre mesi a Londra, accettando un’opportunità di lavoro importante nel suo settore». Antonio è di origine siciliana, trapiantato in Piemonte e trasferito ad Imola otto anni fa, quando Federica lo ha conosciuto. Fa un lavoro particolare, è incastonatore di pietre preziose alla Graff Diamonds, la famosa maison londinese fondata dal re delle pietre preziose Laurence Graff e nota nel mondo per l’altissima qualità della gioielleria. «Tanti dubbi e tante speranze… – continua Federica – e abbiamo deciso di tentare, trasferendoci a Londra dove Antonio lavora e io momentaneamente no: per ora mi occupo della nostra bimba, che ha due anni e mezzo, e sfrutto tutti quei servizi meravigliosi che il territorio offre per facilitare l’integrazione e sostenere la famiglia, come i childrencentre. Tra le tante attività a disposizio-ne, ho potuto anche decidere di frequentare un paio di corsi di inglesegratuiti: lo posso fare in quanto viene offerto un servizio di nido per i bambini mentre le mamme sono impegnate nell’apprendimento della lingua. Sono corsi frequentatissimi e disseminati per tutta la città, ogni giorno ci sono corsi e attività che si possono seguire con i bambini, e questo è fantastico! Di fatto è un’opportunità di incontro con altre mamme come me, con le quali tentare di instaurare un confronto o magari un’amicizia… qui i rapporti interpersonali sono molto formali e non è facile avere relazioni amicali continuative. Per fortuna ci siamo trasferiti nello stesso quartiere in cui risiedono anche Stefano Dall’Aglio e Giorgia, così possiamo frequentarci e sentirci un po’ a casa. La sensazione di non appartenenza che provo in questi luoghi è stimolante da un lato, ma anche nostalgicamente rivelatrice.
È scontato dire che mi mancano la mia famiglia e i miei amici. Lo sento quotidianamente e lo noto in gesti a cui prima non davo grande importanza: la familiarità, l’accoglienza, le abitudini, insomma le cose che si danno per scontate, sono diventate per me ora così emozionanti! Se un tempo cercavo affannosamente luoghi lontani in cui trascorrere le vacanze, ora voglio solo tornare a casa per vivere e respirare quella familiarità. Molti non sanno cosa significhi e quanto possa essere bello tornare a casa propria per le vacanze. Sono sensazioni che io assaporo quando sto per tornare. Negli ultimi mesi mi sono mancati anche il nostro clima e la luce che al mattino che entra dalla finestra della mia camera da letto quando mi sveglio a Imola. Mi mancano le mie passioni, i miei hobby e anche l’indipendenza della macchina! Mi manca uscire di casa e incontrare appena fuori dal portone persone conosciute con cui scambiare due chiacchiere. Ho scoperto che mi manca la piazza, mi appartiene girovagare per le strade avendola a disposizione come capolinea. In compenso a Londra, step by step, sto iniziando a conoscere un luogo che si fa amare per la sua varietà e costante diversità: dalle persone al cibo, passando
per i luoghi, insomma un continuo stimolo e apprendimento. Mi piace pensare che stiamo arricchendo la nostra esperienza di vita, soprattutto quella di Mina, un periodo di formazione che ci permetterà un giorno, forse, di scegliere un’altra meta che… chissà, magari tornerà ad essere l’Italia. Ciao Imola, Federica».