10, Luglio, 2025

«In Giappone è tutto perfetto»

Paolo Mazzini è in Giappone e forse non lavremmo mai scovato senza laiuto di Vaifra Melchiorri, che ce lo ha segnalato dalle Grenadine. Questo castellano si trova a Yokohama, città di circa oltre tre milioni e mezzo di abitanti, la seconda del Giappone, capoluogo della prefettura di Kanagawa, nella regione Kanto di Honshu. Yokohama fa parte della grande megalopoli giapponese, composta anche da Tokyo e Kawasaki, che è una delle più popolose del mondo. Yokohama è, in pratica, unalternativa più tranquilla, naturale e meno costosa di Tokyo, dalla quale dista una ventina di minuti di treno e si trova vicina al mare. Notissimo il quartiere dei grattacieli, Minato Mirai 21, nel quale svettano la Landmark Tower, il più alto edificio del Giappone (296 m) e la torre marittima che, con i suoi 106 metri, è il più alto faro del mondo. m.ad.m. i chiamo Paolo, ho 41 anni e sono nato e cresciuto a Castel San Pietro Terme. Ho frequentato la scuola alberghiera di Riolo Terme, dopo di che ho lavorato in vari alberghi e ristoranti in riviera e anche nella cucina dellospedale di Imola. Ho lasciato lItalia nel novembre del 1996: era un periodo in cui non mi sentivo molto soddisfatto della mia vita e volevo cambiare aria. Così sono partito per Perth, in Australia, dove mi sono iscritto a un college per studiare inglese: dovevo rimanere sei mesi, in realtà sono rimasto un anno e mezzo. È stata unesperienza unica e irripetibile poter incontrare e vivere con ragazzi di tutti i paesi del mondo. Tra gli altri ho incontrato Noriko, una ragazza giapponese che poi è diventata mia moglie. Ci siamo trasferiti a Yokohama, dove io sono cuoco in un ristorante italiano che ha preso il nome dal leone di san Marco, quindi “Leone Marciano”. In Giappone mi trovo benissimo, con il lavoro pure. Allinizio ho avuto grossi problemi con la lingua, ma quando si sono imparate le parole fondamentali, questo basta per sopravvivere. Rispetto allItalia, qui tutto è molto meglio organizzato, sia per quanto riguarda il lavoro sia in tutti gli altri settori. Rapportarsi con le persone è facile, tutti sono molto educati, corretti e gentili, e anche divertenti. Qui ho sempre apprezzato varie cose molto positive: gli uffici funzionano alla perfezione, i treni sono sempre in perfetto orario, le commesse dei negozi gentilissime. Apprezzo la sicurezza, poiché si può girare a qualsiasi ora e in qualsiasi zona senza nessuna preoccupazione. Al termine dellorario di lavoro la gente ha sempre voglia di divertirsi ed esce, per cui la città è sempre molto viva. La cucina giapponese è favolosa, a me piace molto, direi che mi piace un po tutto, ma forse il piatto che preferisco è il sushi. Insomma sono proprio soddisfatto di essere in questo paese, nel quale per ora penso di rimanere, visto che mi trovo benissimo: il lavoro che faccio mi piace, ho vari amici con cui posso uscire a divertirmi a qualsiasi ora, dato che qui i locali sono sempre aperti. Inoltre ci sono tanti giapponesi appassionati dellItalia e di conseguenza hanno un grande rispetto per noi italiani. La città è piacevole, molto verde e interessante da visitare. Tutti avrete letto o visto immagini del Landmark Tower, terminato nel 1993: al suo interno ci sono un hotel a 5 stelle e vari negozi, ristoranti, cliniche e al 69º piano cè un osservatorio, lo Sky Garden, da cui si gode la vista di tutta la città e del monte Fuji. Ha un ascensore che è il terzo più veloce al mondo, dopo quello del grattacielo Burj Khalifa di Dubai e del Taipei 101. Certo, penso spesso allItalia, mi mancano i veri amici di sempre, la famiglia e laria della mia cittadina di origine, ma quando torno a casa per le vacanze dopo un paio di settimane ho già voglia di tornare in Giappone. Nel locale in cui lavoro, trattandosi di un ristorante italiano ovviamente facciamo cucina italiana, proponiamo vini italiani, caffè italiano. Il livello della ristorazione è molto alto e i giapponesi che pranzano o cenano nei ristornati italiani si aspettano di mangiare come in Italia. Per questo, al Leone Marciano, facciamo tutto noi, dal pane alla pasta al mattarello ai dolci. Tornando a me, Noriko ed io abbiamo due figli, una ragazza di 11 anni, Lisato, ed Emilio, che ne ha 9. Parlano anche italiano perché ogni anno trascorrono le vacanze estive a Castel San Pietro, a casa dei miei genitori. Un saluto dal paese del Sol levante, Paolo Mazzini».

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