11, Luglio, 2025

«Lezioni interattive e accoglienza calorosa»

Olga Faccani da settembre studia a Londra, ma non esclude di ampliare in seguito
i suoi orizzonti verso l’Australia o la Nuova Zelanda.

Mi chiamo Olga Faccani, compirò 21 anni poco dopo Natale ed ora mi trovo a Londra, in Camden Town. Sono nata a Castel San Pietro Terme, ma sono cresciuta a Ponticelli di Imola. Dopo il liceo classico mi sono iscritta a lettere moderne all’università di Bologna. Il primo anno trascorso a Bologna è stato bellissimo, ho adorato la vita universitaria bolognese così stimolante e variegata, ma ho sempre saputo di voler fare l’esperienza di un anno all’estero. Ho una vera passione per la lingua inglese, di cui mi piace il suono, la grammatica, la sintassi, insomma ancor prima di decidere quando partire sapevo già che la mia meta sarebbe stata un paese anglofono. Ho fatto dunque domanda per una borsa di studio erasmus di 9 mesi a Londra, che tra tutte le città disponibili era quella che maggiormente mi attirava e, dopo aver vinto il posto, ho preparato la valigia e ho dato la notizia a mia mamma.La prospettiva di trascorrere il mio secondo anno di università in Inghilterra mi spaventava e mi elettrizzava al tempo stesso, ma per niente al mondo avrei rinunciato a un’opportunità come questa. Non è stato facilissimo all’inizio; per fortuna sono riuscita a trovare una soluzione abitativa (che condivido con un’altra ragazza) in una delle halls of residence dello University College of London, l’università in cui studio, che rispetto alla media degli affitti di Londra si può dire sia economica. Certo, la mia cameretta è poco più grande di un armadio e la mia ’roommate’ è simpatica come una febbre a 40, ma Camden Town mi piace tantissimo come quartiere e a piedi raggiungo facilmente tutti i luoghi di maggior interesse del centro di Londra. All’università ho ricevuto un’accoglienza davvero calorosa, tutte le settimane vengono organizzati eventi per coinvolgere gli studenti erasmus e sia professori che compagni di classe sono gentilissimi. I primi giorni sono rimasta positivamente colpita dalla disponibilità delle persone, anche degli sconosciuti per strada: grazie al senso dell’orientamento che mi contraddistingue, durante le prime settimane mi perdevo almeno una volta al giorno, ma quando chiedevo informazioni per strada tutti si facevano in quattro per aiutarmi e più di una volta mi è capitato che qualcuno perdesse anche dieci minuti per mostrarmi la strada sullo smartphone o su google maps dall’I-phone. Ora non mi perdo più così spesso, tutti i giorni esco per andare all’università o al supermercato e ormai conosco bene l’area in cui mi trovo. Anche se non ho grossi problemi con la lingua perché studio inglese da anni e a casa ho seguito parecchi corsi, ogni tanto sento un senso di frustrazione per non riuscire ad esprimermi in inglese nello stesso modo in cui lo farei in italiano, ma immagino che sia un problema di lessico e restando qui a lungo penso di poterlo superare. Mi piacerebbe riuscire a pensare in inglese. Le lezioni sono interessantissime, gli esami di fine anno mi preoccupano un po’: non ho mai scritto essays, come li chiamano qui, ovvero dei brevi saggi per i quali è necessario documentarsi su diversi libri ed articoli da reperire nelle varie biblioteche, e mi spaventa l’idea di doverlo fare in inglese. L’approccio che hanno qui nei confronti dello studio del latino è molto diverso da quello a cui ero abituata: la traduzione è quasi sempre all’impronta e devo imparare a memoria liste lunghissime di vocaboli per non dipendere dal dizionario. Le lezioni sono molto più interattive che in Italia, probabilmente perché gli studenti sono decisamente pochi per ogni classe, quasi sempre meno di venti, per cui i professori ci conoscono uno per uno e sono sempre disponibilissimi nel rispondere a dubbi vari. La vita che faccio qui mi sembra fantastica, ma ogni tanto mi manca Bologna, per quanto adori Londra: le serate con i miei amici, la pizza e il cinema, che qui hanno costi proibitivi, almeno per le mie tasche. Londra mi piace perché è enorme, piena di vita, perché ogni giorno incontro persone diverse. All’università tutti sono disponibili e pronti a dare una mano per qualsiasi cosa, perché ogni giorno ci sono conferenze o meeting gratuiti a cui partecipare, perché abbiamo una bellissima common room al Department of greek and latin in cui possiamo chiacchierare o studiare o usare internet. L’organizzazione è impeccabile: i primi giorni, durante la settimana di benvenuto, oltre a darmi tutte le informazioni di cui avevo bisogno, mi hanno assegnata a un mentore, uno studente più grande che offre aiuto ai più giovani per qualsiasi cosa riguardi l’università, la vita a Londra o difficoltà di ogni sorta. I miei progetti? Ci sono altre parti del mondo che vorrei conoscere e altre opportunità offerte dall’università di Bologna di cui vorrei approfittare, come la tesi all’estero e l’overseas. In particolare mi piacerebbe tanto fare un’esperienza simile a quella che sto vivendo ora in paesi come l’Australia o la Nuova Zelanda, che per me hanno un fascino unico. Ma un sogno alla volta, ora sono qui, e per altri otto mesi non voglio pensare ad altro. Grazie per avermi contattata, è stato piacevole questo interesse da parte dei miei concittadini, mi fa sentire vicina a casa. Approfitterò dei vostri contatti per mettermi in collegamento con qualche ‘imolese in Australia’. Per ora un saluto da Londra. Olga

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