La simpatia è quella di sempre, quella dei tempi del Provolino di ’Boccaccia mia, statti zitta’, che il suo animatore lanciò nei primi anni ’70, ritornato sulle scene tra gli anni ’90 e il 2000 nella trasmissione rievocativa ’Meteore’.
La simpatia è la stessa di quando era mattatore con Corrado ne “L’Amico del Giaguaro”, trasmissione cult che andò in onda sulla rete Rai dal 1961 al 1964, nella quale metteva in scena divertentissime gags con Gino Bramieri e Marisa Del Frate: dallo scorso mese di marzo, come vi abbiamo a suo tempo raccontato da queste pagine (https://www.ilnuovodiario.com/attualita.cfm?wid=6968), Raffaele Pisu ha fatto di Imola il suo punto di riferimento quando è libero dagli impegni di lavoro. Un imolese “recente”, dunque, che ha molto viaggiato, che ha a lungo abitato a Santo Domingo, che ancor oggi è sempre in movimento su e giù per l’Italia a motivo del suo lavoro e delle tournèes che lo portano un po’ dappertutto.
Lo abbiamo incontrato qualche settimana fa, al suo ritorno dalle riprese di “Metafisica per le Scimmie”, un film diretto da Marina Spada per il quale ha lavorato accanto a Claudia Gerini, Claudia Coli, Lino Guanciale e Paolo Pierobon. E presto ripartirà in tournèe con una commedia che lo scorso anno ha avuto un grande successo in tutta Italia, ’Chat a due piazze’, tanto che ha visto ovunque il tutto esaurito e spesso richieste di repliche da parte del pubblico. La commedia di Ray Cooney, testo scorrevole e attenta regia di Gianluca Guidi, vede tra i protagonisti Fabio Ferrari, Lorenza Mario, Miriam Misturino e Gianluca Ramazzotti, oltre ad Antonio, il figlio di Raffaele Pisu.
«Ci aspetta una lunga tournée – spiega l’attore – saremo a Milano San Babila per quasi un mese, poi a Modena, Trieste, Verona, Ostia, Varese, Monza, Agrigento, Narni, Cervia… e in tante altre città».
Peccato, davvero, non poterlo vedere a Imola: «Non c’è stata possibilità di accordo tra la produzione e il vostro teatro, probabilmente dipende da problemi di budget».
Ma Pisu è un conversatore inarrestabile, e la conversazione si sposta su altri temi. Il Superenalotto, ad esempio: «E’ una truffa, rende un sacco di milioni ogni giorno, i numeri vengono inseriti in un computer, ma nessuno ha mai ’visto’ veramente i numeri estratti? Per me è uno scandalo, occorrerebbe chiarire a fondo come funziona. Chi si intasca in realtà quei soldi?». E da una truffa all’altra il passo è breve. Pisu ricorda la sua “avventura” a Santo Domingo, dove ha abitato per otto anni a partire dal 1992: «Nel’96 mi sono allontanato dai Caraibi per un mese, sono rientrato in Italia e al mio ritorno là ho trovato una persona che si era installata nella casa di mia proprietà, aveva pagato due legali per ottenere il cambio di titolo della proprietà, che così figurava essere sua, ed aveva anche aperto un mutuo. La corruzione è alta in quei paesi, chi è addentro agli uffici governativi riesce a fare cose incredibili. Ho impiegato tre anni per sistemare la vicenda, è stato un vero calvario. Di riflesso mi viene in mente la questione di Fini e dell’appartamento a Montecarlo: trovo assurdo che i giornali per tanto tempo sembrano aver considerato quello il principale problema dell’Italia. Si sono ipotizzati giri di compravendite in paradisi fiscali che avrebbero coinvolto il presidente della Camera, proprio con società con sede ai Caraibi. Non mi meraviglierebbe che qualcuno gli avesse giocato un tiro mancino per distruggerlo politicamente. Bisogna conoscere cosa succede in quei paesi per rendersi conto di quel che può capitare. E io quel mondo l’ho conosciuto bene, avendolo fatto la sede di quello che avevo pensato potesse essere il mio ’buen retiro’ fino alla fine dei miei giorni».
Ma Pisu alla fine è tornato, e dai palcoscenici torna a sorridere e a far sorridere il pubblico con la sua verve e simpatia. Quella di sempre.
Raffaele Pisu, una vita in tournée che non fa tappa allo Stignani
