Un’imolian un po’ sui generis: nel senso che Paola Rossi, di origini venete, è imolese solo da qualche mese. Particolare il fatto che questa ragazza, appassionata di arte e di fotografia, con la passione per la valigia, dopo aver girato il mondo (isola di Wight, Usa) abbia deciso di fare di Imola la sua città, almeno per ora. Una città nella quale in pochissimo tempo pare essersi ottimamente inserita: Paola già conosce molte persone e… insomma, eccola qui.
«Sono profondamente convinta che una persona sia veramente libera e felice nel momento in cui riesce a realizzare tutti i suoi desideri più nascosti. Io ne ho molti. Uno di questi è viaggiare.
Dopo la laurea, master, sfruttamento da stagista e piccole collaborazioni ho deciso di mollare tutto e con la scusa di migliorare l’inglese mi son rifugiata per tre lunghi mesi invernali nell’isola di Wight (Inghilterra). Abitavo in una casa in riva al mare, con una signora e due gatti. Quest’isola affascinante e semidesertica mi ha permesso di dedicare molto tempo a me stessa, di ascoltare i miei bisogni, i miei desideri… i miei tempi. Da lì è iniziata una sorta di evoluzione che mi ha portato dopo il mio ritorno a fare delle scelte decisive per la mia vita. A Ferrara, dove ho vissuto per dieci anni, mi sono occupata di progetti di educazione e comunicazione ambientale ed ho insegnato scienze matematiche in varie scuole medie della provincia. Ho frequentato corsi di yoga, pittura e teatro.
Mi ha sempre affascinato praticare delle arti che potessero in qualche modo mettermi in discussione e far emergere tutte le meravigliose potenzialità che l’essere umano ha, ma che ignora totalmente di avere.
La mia curiosità per il mondo aveva la prevalenza e, durante una pausa estiva, nel 2009 decido di trascorrere due mesi a New York. Grazie ad un contatto con un amico riesco a trovare una stanza in affitto a Manhattan. E lì mi si apre un mondo di conoscenze culturali dal punto di vista umano, artistico, musicale e culinario. Ritorno in Italia dove mi aspettava un bellissimo progetto turistico di alcuni mesi a Firenze, città poetica a cielo aperto. Ma nel mio cuore c’era qualcosa di sospeso con New York. Nel dicembre del 2009 concludo i miei impegni lavorativi e riparto per gli States con un visto di sei mesi. Biglietto, valigia, una stanza prenotata e niente più. Grazie ad alcuni annunci sono riuscita a trovare molti studenti privati a cui insegnare italiano, ho fatto la maschera in quasi tutti i teatri a Broadway e tantissime altre esperienze che mi hanno cambiato profondamente in meglio. Ritornata in Italia, dopo una breve visita ai miei famigliari in provincia di Belluno, un giorno capito casualmente a Imola a salutare alcuni amici. Per una serie di circostanze, in poche ore l’istinto mi ha suggerito di fermarmi qui per un po’. Suonava ai miei occhi una bella atmosfera: tranquillità, natura, buon cibo, la gente. Ora insegno in alcune scuole medie ferraresi, sono sempre in movimento. Credo che in una seconda vita di essere stata una valigia. Ma ognuno ha il suo destino ed il mio credo sia proprio quello di scoprire il mondo e l’essere umano in tutte le sue forme attraverso il viaggio.
Mi chiamo Paola Rossi, ho 33 anni, posseggo poche cose, adoro la vita, non appartengo a nessuno luogo ma semplicemente al mondo e alle persone che lo abitano. Progetto poco perché le cose, se si guardano dal lato giusto, arrivano da sole. Dimenticavo, prossima meta Turchia… Paola – [email protected]».