Quattordicesimo imolian a raccontarci la sua esperienza da Londra, ecco Francesco Berretta, 28 anni.
«Sono Francesco e, innanzitutto, mi complimento con il Diario per questa idea di raccogliere le testimonianze degli imolesi all’estero. Fa piacere sapere che ci sono altre persone che come me cercano nuove sfide e inseguono i propri sogni….
La mia ‘storia’: a Imola ho frequentato le medie al Sante Zennaro poi il’Itis Albeghetti, dove mi sono specializzato nell’indirizzo “meccanica”, vista la presenza massiccia di aziende di quel settore nel nostro territorio.
Dopo la laurea triennale in Economia aziendale a Bologna mi sono trasferito a Parma per conseguire la specialistica in ‘Trade marketing e strategie commerciali’: rientravo a Imola il venerdì sera e ripartivo il lunedì mattina, in modo che nel fine settimana potevo frequentare gli amici e stare con la mia famiglia. In quel periodo ho incominciato a respirare nuove sensazioni ed a pensare che avrei voluto intraprendere un’esperienza all’estero. Anche se valutavo quelle che sarebbero state le problematiche di chi é lontano da casa, queste sono state alla fine uno stimolo di crescita personale. Conseguita la laurea specialistica, dopo qualche stages nella provincia di Bologna e un’esperienza a Reggio Emilia, da circa tre mesi mi trovo a Londra.
Poco dopo il mio arrivo ho trovato una sistemazione in uno studio-flat (camera singola con uso cucina) ad Angel Islington, una bella zona centrale abitata da inglesi e poco frequentata dai turisti, un’area molto vivace, ricca di locali, teatri, cinema, supermercati, palestre, diciamo che c’è tutto ciò che mi serve.
A Londra ero stato in precedenza per una vacanza-studio e successivamente per un’esperienza lavorativa di un mese. Lavoro nella stessa azienda di moda per la quale lavoravo in Italia prima di trasferirmi per questa più importante esperienza che ho colto al volo appena si è presentata l’occasione. Avevo già conosciuto per lavoro altri paesi stranieri, posso dire che qui mi trovo molto bene: in una città cosmopolita come Londra ogni giorno si possono fare nuove conoscenze e visitare posti nuovi e, allo stesso tempo, per chi vuole migliorarsi e accrescere le proprie capacità ci sono molte Università e corsi sia per approfondire la lingua sia per seguire corsi più specifici, mirati al proprio settore di interesse, ai quali è possibile accedere quasi in ogni momento dell’anno.
Dal punto di vista lavorativo sto trovando profonde differenze rispetto all’Italia: in Inghilterra non importano sesso, nazionalità o altri fattori; a tutti viene data un’opportunità di crescita, basta farsi trovare preparati e sicuri delle proprie capacità. Penso che per il mio settore ci siano grandi possibilità e questa è una delle ragioni che mi ha spinto a partire. Dal punto di vista umano, come è logico, in una grande città è più difficile costruire solide amicizie, ma “step by step” sto cercando di muovermi anche in questo senso, visto che ho intenzione di prolungare il periodo di permanenza in Inghilterra (inizialmente doveva essere di tre mesi). Sicuramente in futuro ritornerò in Italia per costruire una famiglia, ma – almeno per ora – il mio presente è qui.
Cosa mi manca maggiormente di Imola? Certamente le persone care e quel “sapore” e quella sensazione di casa che in nessuna parte del mondo puoi ritrovare. Proprio per questo vi ho chiesto il contatto con gli altri imolesi che risiedono in questa città, chissà che non ci si possa incontrare per un drink e due chiacchiere tra conterranei.
La motivazione che spinge tante persone a trasferirsi all’estero? A mio parere possono essere riassunte nel bisogno di trovare una via migliore per realizzare i propri obiettivi professionali e la maggior internazionalità e apertura mentale che le grandi metropoli e molte nazioni anche a noi vicine possono offrire. From London un saluto a tutti gli imolesi da Francesco. ([email protected])».