12, Luglio, 2025

Vaifra alla radio e Silvia gira il mondo

Vaifra Melchiorri
È possibile lavorare viaggiando? È la domanda che Radio 24 ha posto alla nostra imolian Vaifra Melchiorri la scorsa settimana. La trasmissione “Giro di vita”, che ogni giorno propone la “tentazione” di una vita alternativa, ha intervistato in diretta l’hostess di Toscanella che vive e lavora su barche a vela e catamarani.
«Tutti quanti abbiamo detto almeno una volta: “voglio cambiare vita”. Molti lo pensano, qualcuno lo fa». E allora “Giro di vita”, un programma di Achille Corea e Fabrizio Intonti, racconta sull’emittente «le storie di chi ha scelto una strada nuova, spesso inventandosela e assumendone i rischi. Da chi è partito per sempre a chi ha intrapreso una nuova attività, passando per quelli che hanno modificato radicalmente il proprio stile di vita alla ricerca di una maggiore qualità». L’esperienza di Vaifra, che vive veleggiando in luoghi esotici e mete di vacanza, da noi raccontata in questa rubrica, si può ascoltare anche all’indirizzo webhttp://www.radio24.ilsole24ore.com/popup/player.php?filename=100705-giro-vita.mp3. In questo momento Vaifra si trova su una barca nel Mediterraneo, in Corsica per la precisione, e fra un paio di mesi tornerà alla sua base, i Caraibi, la Martinica, le isole Grenadine, tra candide spiagge tranquille, barriere e pesci tropicali, banchi corallini e mare turchese. Quel mare e quei paesaggi che Vaifra ben descrive nel suo libro “Cambio vita!” e nel suo blog http://vaifra.blogspot.com.

Silvia Hofman Maggiore
Ritorniamo a parlarvi di un’altra imolian, Silvia Hofmann Maggiore, trapiantata da ormai tredici anni da Dozza in Baviera, marito tedesco e tre bimbi. Silvia in Baviera ha conseguito una seconda laurea dopo quella di Forlì nel 1998 alla Scuola per interpreti: Silvia ha scelto come argomento per la sua seconda tesi di laurea la storia della famiglia Lorenzini (i suoi trisnonni) e l’emigrazione verso le Americhe tra fine ’800 e inizio ’900 (relatore il professor Domenico Scafoglio): «È essenzialmente la storia del viaggio di una famiglia italiana, la mia famiglia, i Lorenzini, prima in Brasile e poi in America, al tempo della Grande emigrazione» spiega Silvia. «Si tratta del racconto privato della memoria, dal quale emerge, a grandi toni, la consistenza di vissuti pubblici – quelli di milioni di italiani – fatti di povertà, di dura fatica ma anche di successo e riscatto. La ricerca comincia nel 2002, mi sono basata inizialmente sui racconti di chi queste storie le ricordava, poi ho studiato archivistica e ho imparato non solo dove cercare, ma anche come cercare, per cui è iniziato lo spoglio nei diversi archivi. Nella mia tesi si parla dei perché dell’emigrazione, dei modi del viaggio, delle regole e delle leggi che governavano la traversata verso gli Stati Uniti, delle persone a cui è permesso lo sbarco e a quelle cui non è permesso, dei luoghi che interessano la storia dei protagonisti (dalle campagne della Bassa bolognese con i paesi di Medicina, Molinella e le loro frazioni, a Ribeirao Preto in Brasile fino a Vicksburg e Blocton in America), della vita degli immigrati in America all’inizio del ’900 e, in particolare, delle difficoltà dell’integrazione scolastica a Blocton. L’ultimo capitolo racconta la storia della famiglia Lorenzini, delle partenze, dei ritorni in Italia, della fuga dalla piantagione Sunnyside».
Ed ora è uscito un libro di Lorenza Servetti dal titolo “30 giorni di nave a vapore”, in cui è stato inserito un capitolo scritto da Silvia: «Un libro dedicato – come scrive Giorgio Tonelli, assessore alla cultura di Castenaso – ai tanti che non ebbero fortuna, che abbandonarono tutto per fidarsi di promesse che in gran parte si rivelarono false, un libro che va alla ricerca delle anonime biografie degli oltre duemila emigranti che fra il 1880 e il 1912 lasciarono i comuni della valle dell’Idice (Budrio, Castel Maggiore, Castenaso, Medicina, Molinella) per raggiungere il sogno americano». Pubblicato dall’editore Costa, il volume è stato commissionato dal Rotary Club Valle dell’Idice e presentato a Budrio lo scorso mese di giugno. La presentazione sarà riproposta in autunno a Castenaso, Castel Maggiore, Medicina e Molinella.

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