Di Olga Mascolo a Barcellona vi abbiamo parlato nel 2007 (www.ilnuovodiario.com/imolians.cfm?wid=2524), ma nella seconda città di Gaudi e della ’Sagrada Familia’ c’è un altro imolese, Samuele Rivola. Lo abbiamo incontrato qualche giorno fa, mentre trascorreva una breve vacanza a casa.
Samuele Rivola, classe ’75, ha frequentato le elementari Cappuccini, le medie Fontanelle, lo scientifico Rambaldi Valeriani. Nel 2001 si laurea in ingegneria meccanica all’università di Bologna. Un ragazzo che di certo non manca di interessi. Durante il suo percorso scolastico coltiva lo studio delle lingue e consegue l’abilitazione da istruttore e da insegnante di scuola guida, che lo porta a collaborare per quattro anni con l’autoscuola Assirelli: «Ne conservo un bellissimo ricordo, come di una grande famiglia», ci racconta.
E’ appassionato di bicicletta, frequenta la piscina e la palestra, suona la batteria e il basso.
In occasione delle gare di Formula Uno lavora come barista al ristorante dell’autodromo: «Mi spiace come sono finite le cose per il nostro circuito, è una bella favola che si è interrotta».
Negli anni dell’università studia lo spagnolo e, nel lasso di tempo che intercorre tra la laurea e l’esame di stato, va a Barcellona per un corso full immersion in questa lingua, raggiungendo il cugino Gian Carlo Bertini che allora insegnava in Spagna.
Verso la fine del corso, quando Samuele sta per fare ritorno a Imola, l’insegnante di inglese gli presenta la sorella, Pilar. Non dimentichiamo questo nome, sarà importante nel prosieguo della storia.
Samuele torna dunque a casa e nel 2003 entra ad Hera come progettista nel campo del teleriscaldamento: «E’ un ottimo servizio che dà lustro alla città e per me quella in via Casalegno è stata un’esperienza lavorativa impagabile», spiega Samuele che, una volta al mese, scappa però per il fine settimana a Milano per incontrare una ragazza che da un paese straniero lo raggiunge nel capoluogo lombardo.
Nel 2008 Samuele lascia Imola, lascia il suo lavoro ’sicuro’ e si trasferisce a Barcellona. Parte tra lo sbigottimento di tutti, senza avere prospettive lavorative certe nel capoluogo della Catalogna, in tasca la sua laurea e l’ottima conoscenza della lingua spagnola e dell’inglese. Convalida in Spagna il suo titolo di insegnante e istruttore di scuola guida e si mette a studiare il tedesco. Intanto diffonde il suo curriculum, fin che trova un’azienda italiana che produce caldaie e che sta cercando ‘un ingegnere spagnolo con ottima conoscenza dell’italiano’ ma, trovando questo ingegnere italiano con un buon curriculum e un’ottima conoscenza dello spagnolo, lo assume perché si occupi della prevendita e faccia da ponte tra Italia e Spagna.
Samuele è contento del suo lavoro a Barcellona, è ora al quarto anno del corso di tedesco e potrà così aggiungere un ulteriore tassello al suo curriculum. Coltiva la passione della fotografia, quando il lavoro gliene lascia il tempo: «Più difficile dedicarsi alla bicicletta nel traffico di Barcellona… Mi piace molto la campagna di Imola, mi trovo ora in una grande città e la campagna un po’ mi manca. Al di là di questo mi trovo molto bene, la gente è accogliente. Purtroppo anche la Spagna sta attraversando una grande crisi, più che l’Italia. La Spagna, che ha basato la sua economia puntando più sul ‘mattone’ e sul turismo che sull’industria, visto il momento poco felice per l’edilizia, si scopre fragile. E in un periodo di crisi generale anche il turismo di massa si assottiglia. Tuttavia sono contento della scelta che ho fatto e non tornerei indietro, ma certo non consiglierei in questo momento a chi pensa di spostarsi all’estero di venire in Spagna a cercar lavoro, poiché tutto è molto fermo».
Bene, e vi ricordate di Pilar? Nel frattempo è diventata farmacista. E, all’inizio dell’estate, a Barcellona, Pilar e Samuele si sposeranno. L’Australia li attende per il viaggio di nozze. Felicitazioni e auguri da tutti noi!