12, Luglio, 2025

Giulia Poggi a Fuerteventura, il paradiso del surf

Un’imolese nel paradiso dei surfisti. Giulia Poggi si trova a Fuerteventura, isola subtropicale delle Canarie (Spagna), al largo della costa africana. Giulia l’ha scelta anche per il clima invidiabile.

«Ho 28 anni e mi chiamo Giulia Poggi. Da poco più di cinque mesi ho lasciato Imola per realizzare quello che era il mio obiettivo da sempre. Partire. Solo quest’anno ho trovato la “forza” per farlo, cioè la spinta per staccarmi dalla mia terra, lasciare la famiglia, gli amici e la casa… cose e persone per me molto importanti, che mi hanno sempre sorretto e aiutato, forse anche troppo, tenendomi in piedi a tutti costi. Mi sento fortunata per questo, però ad un certo punto ho pensato che fosse ora che imparassi a camminare e a tenermi dritta da sola. Penso che nella vita ognuno di noi abbia il diritto e il dovere di conoscere se stesso, di sapere dove vuole andare e cosa vuole fare. Se fossi rimasta nella mia “bolla di sapone” non avrei avuto né la voglia né il bisogno di preoccuparmi di quello che voglio veramente. Ci sarebbero sempre stati gli altri a farmi capire cosa è meglio e cosa, in un certo senso, si aspettano da me. Ci sono persone che nascono già sapendo cosa vogliono, ma non era il mio caso. Ho portato a termine alla meno peggio un percorso di studi un po’ travagliato, ho conseguito un diploma di ragioniera e un attestato di grafica pubblicitaria che mi ha permesso di lavorare per due anni in una ditta di impaginazione e per altri due in uno studio grafico, cosa che mi gratificava anche. Però volevo di più per me stessa e da me stessa: penso che nella vita ci sia altro oltre ad un buon lavoro che ti fa piacere portare avanti, un muto per una casa e una bella macchina. Mi pareva che a Imola, in Italia, nella nostra società moderna, non ci fosse più spazio ed interesse per quello che siamo, ma solo per quello che abbiamo. Ora voglio darmi una spinta, scrollarmi via tutto questo e gioire di me. Sono arrivata in quest’isola giusto perché da qualche parte bisognava pur iniziare. Sono lontana dalla mia bolla e qui ci sono io che voglio mettermi alla prova, imparare cose nuove, confrontarmi con la gente. Ho scelto Fuerte per il suo clima… qui è sempre estate, c’è il sole almeno trecento giorni l’anno, c’è il mare, ci sono il vento e il deserto che sempre si fanno sentire…  Avevo un aggancio grazie ad amici che abitano qui da un po’ di tempo, così sono partita, abbastanza tranquilla: mi hanno dato una mano a trovare lavoro in una caffetteria-gelateria. Il mio capo è tedesco e le mie colleghe sono argentine, ecuadoriane e uruguaiane, un mondo variato, insomma. Si parla spagnolo e, nonostante conoscessi ben poco la lingua, non ho trovato molte difficoltà nell’inserirmi, nel procurarmi i documenti per il lavoro e la casa. Qui sono abituati ad avere a che fare con i nuovi arrivi dall’estero, la zona è molto turistica e la gente va e viene in continuazione, soprattutto surfisti che si fermano per qualche mese poi ripartono alla ricerca di nuove onde. E’ normale quindi trovare case da condividere con altre persone, trovare lavori per un paio di settimane, comprare e vendere oggetti di casa, tavole da surf, automobili e biciclette dai vicini di casa. Non so per quanto tempo mi fermerò… Ci sono zone dove davvero non c’è nulla, c’è il deserto, terra bruciata e tanto niente, un enorme “niente” che sembra proprio volermi aiutare nella mia ricerca. Ci sono anche insediamenti urbanistici davvero terribili che ti fanno passare l’entusiasmo e la magia, ma per fortuna in pochi istanti dietro a file di case senza senso torni a vedere che c’è di nuovo la natura…  Credo che mi sposterò appena il mio spagnolo sarà migliore, ma la destinazione è ancora da decidere. Sto conoscendo molta gente di tutte le nazionalità e questo significa crearsi un po’ in tutto il mondo agganci che possono servire volendo scegliere un’altra meta. Tornerò a casa prima o poi, ma solo per una vacanza di una o due settimane, nonostante mi manchino molto le mie amiche, la mia famiglia e le mie colline verdi. Ma loro ci saranno sempre e se vorrò tornare mi aspetteranno a braccia aperte. Intanto aspetto che termini la stagione estiva, poi …vi terrò aggiornati. Un abbraccio a Imola! Ciao,
Giulia»:

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