Oltre a Franco Bizzi, Paolo, Malaguti, Mirco Galassi e Dante Betti, ecco un’altra imolese a Londra, Valentina Creti, prima indossatrice e ora ‘make up artist’, figura professionale che svolge il suo lavoro nel mondo della moda e degli artisti, a stretto contatto con stilisti, art directors, redattori di moda e musicali.
«Mi chiamo Valentina Creti, ho 35 anni e da otto vivo a Londra. Nata e cresciuta a Imola, durante le scuole superiori ho iniziato a lavorare come indossatrice e questa è stata la mia prima attività lavorativa. Per diversi anni ho lavorato in questo campo su e giù per l’Italia, e Milano era diventata un po’ la tappa stagionale. Proprio a Milano presi contatto con un’agenzia di Londra, pensando che mi sarebbe potuto essere utile qualora avessi voluto lavorare in questa città.
Dopo aver riflettuto qualche mese, un po’ timorosa all’idea della lingua, che conoscevo poco, decisi di partire. Avevo 27 anni. L’intenzione iniziale era di restare a Londra solo per la stagione estiva: all’inizio mi ha ospitata un amico italiano che abita qui, aiutandomi a tenere i contatti, traducendo per me ciò che occorreva per gli appuntamenti. Dal punto di vista economico con il mio lavoro me la sono potuta cavare piuttosto bene, nonostante la città sia abbastanza cara. Amo le lingue straniere e adoro l’inglese tanto che, senza nemmeno rendermene conto, il ‘problema’ della lingua presto non è stato più tale. In questi anni sono venuta abbastanza spesso a casa, “on and off”, quindi ho sempre mantenuto vivi i contatti con i miei più cari amici italiani. L’amicizia per me è importantissima; qui, anche se conosci molte persone, ci sono momenti in cui ti senti un po’ sola, ti manca il supporto delle persone care e te la devi cavare da sola.
Nel corso degli anni ho pian piano cambiato lavoro, sono diventata truccatrice, sempre nell’ambito del fashion e della musica. Inizialmente avevo preso contatti con un truccatore australiano, amico di amici, perché anche qui occorrono aiuti se vuoi entrare nel giro dei contatti, per lo meno nel mio settore. Ho frequentato poi una scuola professionale specifica per velocizzare la conoscenza tecnica del mestiere e così, da quattro anni, lavoro come “Make up Artist”. La realtà della mia nuova attività, che fa parte del settore artistico, è stata molto diversa dal mio primo approccio londinese. Devi farti da zero, devi fare la gavetta per almeno due anni e il tutto…. senza nessuna retribuzione! Dipende da te aver la costanza di perseverare o decidere di mollare e sono molti i momenti in cui sei tentato di farlo, con tutta la concorrenza che c’è.
A differenza che in Italia dove se sei straniero ti considerano più “interessante e speciale”, nel mio settore a Londra devi avere un portfolio e contatti inglesi, altrimenti diventi solo “uno dei tanti”. Questo concetto, l’ essere uno dei tanti, è presente anche nella vita di tutti i giorni e ha i suoi lati positivi e negativi. Da un lato, qui ti senti libero di essere chi sei e come sei, di vestirti come vuoi, senza per questo essere giudicato solo per la tua apparenza, cosa che invece è molto insita nella mentalità italiana. Dall’altro lato, si può rischiare di finire all’estremo opposto, di trascurarsi, anche perché ti senti stanco fisicamente a causa dei ritmi incessanti che devi sostenere ogni giorno. Il bello di Londra è che ti dà la possibilità di aprire la mente e di fare molte cose a livello culturale, le hai a portata di mano. La città è meravigliosamente multietnica e conosci molte culture diverse dalla tua. L’Amicizia, come ho già accennato, secondo me è invece un punto un po’ critico. Conosci sì tante persone, ma molte di loro “vanno e vengono”, oppure abitano dalla parte opposta della città e non hai tempo o sei troppo stanca per incontrarle con una certa frequenza. E gli inglesi impiegano molto tempo prima di considerarti loro “amico” e comunque l’amicizia per loro è qualcosa di più staccato e indipendente da come la consideriamo noi.
La vita londinese è frenetica, per il relax ci sono i parchi, immensi, e i mercati, unici nel loro genere: Columbia market (www.columbia-flower-market.freewebspace.com/photo.html) www.columbia-flower-market.freewebspace.com/photo.htmlè il mio preferito, il mercato dei fiori di tutti i tipi e colori, dei piccoli negozietti old style, quando giri qui sembra di tornare bambina.
Il cibo e il clima italiano ti mancano con l’andar del tempo, ma la cosa che a me manca maggiormente dell’Italia sono ovviamente le persone: gli amici, la mia famiglia e i miei splendidi quattro nipotini, dei quali purtroppo non posso seguire la crescita giorno per giorno…
Nonostante tutto, sarà per mio carattere e per motivi personali (sono fidanzata con un inglese), non so se tornerò ad abitare in Italia. Quando hai alle spalle una lunga esperienza all’estero diventa difficile riadattarsi alla mentalità e alle situazioni a cui pure eri abituata, che sembrano tanto lontane!
Sicuramente spero di riuscire a ritornare a casa più di frequente, magari anche per motivi di lavoro, unendo così l’utile al dilettevole. L’esperienza all’estero ti dà la possibilità di farti una corazza più spessa, crescere da solo ti fa apprezzare molto di più cose di tutti i giorni del paese che hai lasciato e, lasciandolo, ne paghi un po’ il prezzo. Anche se ritengo che rifarei l’esperienza che ho fatto, non so se vorrei rimanere a Londra per sempre, vorrei poterla considerare come una “seconda casa”, anche perché tutto sommato una volta che ci sei stato a lungo è una città difficile da abbandonare completamente.
Ritengo, almeno per la mia esperienza, che la motivazione che spinge tanti italiani ad andare all’estero sia una necessità data dal proprio carattere, che prima o poi viene fuori e ti porta a fare il grande passo. Nel mio caso, volevo conoscere e vedere “oltre”, mi attraeva conoscere una realtà multietnica, l’idea di una maggior apertura mentale era per me una necessità essenziale. Questo mi ha spinta a partire. Vi ho raccontato la “mia” realtà londinese, ma ne esistono altre e il modo di viverle dipende da quella a cui tu appartieni, che ti consente di vedere la città in modi differenti. Se volete dare un’occhiata, questo è il mio sito: www.valentinacreti.com. Un abbraccio,
Valentina»