Questa rubrica ha preso il via quattordici mesi fa con una testimonianza da New York. Dopo quel primo intervento di Benedetta Scardovi abbiamo riportato le esperienze di altri tre imolesi che si trovano nella Grande Mela. Ed ora ecco un quinto imolian “newyorkese”, Franco Lazzari, che ha lasciato Imola quasi vent’anni fa con l’intenzione di rientrare dopo un annetto o poco più. Non è stato così… Nel suo scritto Lazzari tiene a rimarcare quanto abbia positivamente influito, per portarlo ad essere quello che è ora, il rapporto con Gianluigi Morini e quanto sia stato importante per lui il lavoro svolto al San Domenico a Imola e nel “gemello” di New York. Ha tralasciato invece di raccontare che a New York il nome “Franco Lazzari” significa due importanti ed apprezzati ristoranti italiani, il “Viceversa” e l’”Etcetera Etcetera”, che Lazzari ha creato in collaborazione con Daniele Kucera e con lo chef Stefano Terzi. Si erano conosciuti quando tutti e tre lavoravano al San Domenico made in Usa, insieme hanno aperto il primo ristorante, poi il secondo: entrambi i locali portano nella struttura e negli arredi l’impronta dell’architetto imolese Franco Rosignolo. Per vederli, basta un click su www.viceversarestaurant.com.
«Ho 51 anni, ho frequentato il liceo scientifico Valeriani, poi mi sono iscritto ad Economia e Commercio a Bologna e, nel frattempo, lavoravo part-time al San Domenico di Morini, Valentino e Natale. Sono venuto a New York nel 1988, quando il San Domenico americano aprì con enorme successo. La mia intenzione era di rimanere soltanto 12 mesi, l’idea iniziale era di tornare abbastanza presto alla vita tranquilla di Imola… Ma rimasi subito affascinato dalla vitalità e dall’energia che questa città emana. Fortunatamente il mio inglese era già abbastanza buono, per cui non ebbi particolari difficoltà ad inserirmi. Tuttavia decisi fin dall’inizio che cercare di circondarmi soprattutto di amici locali, anziché di italiani, era necessario per il mio inserimento in un ambiente così diverso da quello italiano… Devo dire che fu una scelta giusta.
New York, che sicuramente non rappresenta l’America, è una città che offre tutto, ti da moltissimo e te lo toglie senza pensarci troppo, ti premia e ti stronca senza pietà, ma ti stimola in continuazione… E’ una città vera, dove ti confronti con mille realtà diverse in ogni momento, con le mille contraddizioni che penso rappresentino la vita di ogni persona. Così sono anche i newyorkesi. Certo che tornare in Italia mi fa sempre piacere, fra l’altro sono figlio unico… I miei genitori sono stati da me anche recentemente, ma almeno una volta all’anno vengo a Imola a trovarli. Tuttavia, per il momento New York é la mia scelta, senza dubbio. Per tutto questo devo molto al team del San Domenico che mi ha dato una grande opportunità, sono molto grato a loro ed ai miei genitori che hanno capito la mia scelta. Penso che, come me, molti italiani apprezzino la vitalità di New York, tanto differente a confronto della staticità che si riscontra altrove, forse soprattutto in Italia.
Franco Lazzari».