10, Luglio, 2025

Alessandro, vita da zingaro per il ballo

Ha partecipato a numerosissimi spettacoli in tutto il mondo in qualità di ballerino o coreografo: si tratta di Alessandro Pellicani, altro imolese a Miami. Alessandro ha studiato danza a Londra (Pineapple dance studio, Danceworks London Studio Center) ed ha viaggiato e risieduto in tanti paesi stranieri, studiando o partecipando a spettacoli, musicals e shows in vari teatri, senza contare le apparizioni in Tv e le partecipazioni a pellicole cinematografiche. Il suo nutrito curriculum annovera, fra l’altro, coreografie per il calendario caffè Lavazza 2007, per un musical al Teatro Nuovo di Milano, per un video acrobatico, esperienze teatrali all’Estoril di Lisbona, al Capitol Theatre di Dusseldorf e ad Hong Kong, partecipazioni al Festival itinerante prodotto da Pierre Cardin (“Dalì Folies” e ’’Tristano e Isotta”), al musical “Christmas Show”, al “Sansone e Dalila” alla Scala di Milano. Ha partecipato come ballerino solista al maxiconcerto Pax Mundi (tributo a Giovanni Paolo II, trasmesso da Rai 2) e ancora si è esibito come ballerino ne “La notte dei Eleganti, nel “Gala della Pubblicità”, a “Paperissima” e in “Benedetti dal Signore” a Canale 5, ne “La Grande Notte del…lunedì sera” di Rai 2, ne “I Puritani” di Bellini al Teatro Carlo Felice di Genova.
Ora lasciamo ad Alessandro il racconto della sua variegata storia da “imolese all’estero”.

«Sono Alessandro Pellicani, ho 31 anni, ho studiato all’Itis Alberghetti sino al terzo anno, poi ho lasciato Imola per un’esperienza come animatore per Turisanda in un villaggio turistico in Egitto, dove mi sono fermato per tre anni. E’ stato proprio lì che, allestendo musicals per i turisti, mi sono appassionato alla danza: 21 anni di età erano forse già troppi per iniziare un percorso da ballerino, ma ho studiato con impegno e raggiunto l’obiettivo che mi ero dato … ed ora mi pare che non potrei fare nessun altro lavoro che questo. Sono anche coreografo ed ora a Miami oltre a ballare studio recitazione, altra mia passione.
Dopo l’Egitto sono stato tre anni a studiare a Londra, poi un anno a Parigi, tre anni tra Germania e Svizzera con numeroso puntate per lavoro a Milano per registrazioni televisive, sei mesi in Spagna e altrettanti in Portogallo, due settimane a Hong Kong, due mesi in Slovenia, uno in Grecia. Il paese in cui mi sono trovato meglio? La Spagna, Barcellona!
Ora sono a Miami, dove ballo per una compagnia di danza che si chiama Dance Now Miami e sono primo ballerino in un’altra, la Cirque Usa. In Florida mi trovo abbastanza bene, anche se gli americani sono a volte difficili da capire, soprattutto quanto a umorismo e professionalità… Non ho avuto nessun problema per la lingua: grazie anche alla mia lunga permanenza a Londra parlo l’inglese fluentemente e inoltre conosco bene spagnolo, francese e portoghese.
Dal punto di vista lavorativo credo di poter dire che in Italia siamo più professionali, in Florida le cose mi paiono invece spesso lasciate “al caso”. Dal punto di vista umano trovo la gente aperta e, poiché qui amano molto gli italiani, è abbastanza facile per noi ambientarci ed integrarci.
A Imola ho la mia famiglia e quando posso, anche se non accade spesso, faccio volentieri una “scappata” a casa. Per quanto riguarda il futuro, sono un po’ uno “zingaro”… Non so prevedere cosa succederà: se il destino vorrà che io ritorni in Italia lo farò, se invece la vita mi riserverà altre esperienze all’estero non me le lascerò scappare.
Certo, lo svantaggio dell’essere lontano da casa è che mi mancano un po’ i miei genitori, mia sorella Danila, nonna Milena e zia Angela e… mi manca un po’ anche il calcio, che qui è solo basket baseball e football americano. Contrariamente a quanto accade a molti italiani all’estero, negli Usa in particolare, a me non mancano i nostri piatti poiché, grazie agli insegnamenti di mamma Maria e di papà Giacomo, posso preparare leccornie all’italiana. I motivi che spingono tanti italiani a lasciare il nostro paese? Direi il governo italiano e l’euro! Volevo anche dirvi che a Miami ho incontrato giorni fa Simon Teame Chierici, di recente protagonista di questa rubrica (vedi Nuovo Diario Messaggero del 3 agosto, n.d.r.). Simon ed io ci conosciamo da anni, a Imola ci frequentavamo e, grazie al Diario, ora ci siamo ritrovati, dopo parecchio tempo, qui in Florida! Il mondo è davvero piccolo. Ciao Imola,
Alessandro, [email protected]».

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