Maria Grazia sogna di fare la fotografa a New York City, dove volere è potere

Il quarto imolese a New York e… chissà che non ne scoviamo altri! Si tratta di una ragazza, che da sette anni ha lasciato Imola. Si chiama Maria
Grazia Facciola, ha saputo casualmente della rubrica del Diario e ci ha scritto: «Ciao a tutti, io sono un’altra “imolese a New York”.Dopo la segnalazione della vostra rubrica da parte di un amico di Imola sono venuta a conoscenza della presenza di altri imolesi in questa grande città: ho già incontrato Claudio Galamini e Benedetta Scardovi e sono in contatto via email con Lucia Elmi. Ecco come sono approdata qui: dopo essermi laureata all’Università di Bologna nel 1998 (Scienze politiche, indirizzo amministrativo) sono immediatamente partita per gli Usa. Ho sempre avuto la doppia cittadinanza (italoamericana), in quanto la mia mamma,Victoria Paladino, è nata a Brooklyn. Grazie a questo piccolo particolare sui miei dati anagrafici per me è stato più semplice del solito arrivare nella Grande Mela con tutte le “carte” in regola. Inizialmente avevo intenzione di fermarmi per 6 mesi/1 anno, giusto per farmi una bella esperienza all’estero e perfezionare la conoscenza dell’inglese, lingua che mi é sempre piaciuta moltissimo per la sua immediatezza. Sono stata a NYC undici mesi, poi sono tornata a Imola con l’intenzione di proseguire con un Master a Bologna, ma dopo 4 mesi di permanenza mi sono resa conto di quanto NewYork mi mancasse. Così nel giugno del 1999 sono tornata qui, sentendomi veramente a casa.Ho lavorato prima per due case editrici canadesi e, negli ultimi tre anni, all’ufficio di Telecom Italia. Nel tempo libero faccio la fotografa (di sera, di notte, nei weekend e durante le ferie … non dormo molto!): la fotografia è la mia grande passione e in questi anni ho lavorato con fotografi professionisti e ho seguito diversi servizi fotografici come principale fotografa. Gli intenditori mi dicono “You’ve got the eye… you can do this… keep going” (hai occhio, lo puoi fare, non ti fermare) e da queste esortazioni
traggo la motivazione per andare avanti e per sperare di veder realizzato il mio sogno: poter svolgere questa attività a tempo pieno in un futuro non troppo lontano. Se volete vedere le mie foto, ecco il mio sito:www.mgfoto.com. La maggior parte dei miei amici sono artisti, quindi ringrazio soprattutto loro per l’ispirazione che mi trasmettono e per il costante incoraggiamento. Cosa mi piace di NYC? Il clima di ‘possibilità’ che respiro ogni giorno. La vita qui è molto frenetica, però il lato Maria Grazia sogna di fare la fotografa a New York City, dove volere è potere
positivo è che non sai mai cosa ti aspetta dietro l’angolo e siccome sono una positiva per natura, mi aspetto tante belle soddisfazioni e una vita lavorativa che mi gratifichi al massimo. Da quando sono qui mi sveglio con la consapevolezza che “volere è potere” e a NYC questo non è un cliché, ma una realtà, naturalmente mettendoci la giusta dose di perseveranza e un costante aggiornamento. Posso dire che questa città mi ha fatto crescere immensamente e mi ha trasformata in maniera positiva giorno dopo giorno. Mi insegna a non arrendermi, a guardare oltre l’ostacolo e capire come affrontarlo con determinazione e grazia al tempo stesso. Cosa mi manca di Imola? Bè, la mia famiglia e i miei amici. Mi manca poter alzare il telefono all’ultimo momento e dire “Ci facciamo una pizza o una piadina?”. Improvvisare in questo modo è un po’più difficile qui… tutti sono sempre molto impegnati. Ah! dimenticavo… un’altra cosa che mi manca:la dialettica e il fascino dell’uomo italiano… 🙂 . Grazie per questa rubrica che mi ha dato modo di conoscere altri imolesi a NYC! Un abbraccio a Stefano e Vittoria (mio fratello e mia mamma) e al mio caro amico Claudio Martignani, che mi ha messo sulle tracce degli ‘imolesi all’estero’. Claudio, solo un “segugio” come te… Maria Grazia»