Sono tanti gli imolesi, e le imolesi naturalmente, che hanno lasciato la nostra città per periodi più o meno lunghi, a volte anche definitivamente, per motivi di studio o di lavoro. Stiamo cercando di contattarli e ne abbiamo già raggiunti un certo numero.La prima a rispondere all’appello del Nuovo Diario è stata Benedetta Scardovi, che così ci scrive: «Sono nata in terra di Romagna, a Imola, un caldo ferragosto dell’anno 1973. L’interesse per le lingue e le culture straniere mi ha portato ad essere pioniera del Liceo linguistico sperimentale di Imola: dopo avere conseguito una sudata laurea in traduzione presso la temutissima Scuola di lingue moderne per interpreti e traduttori di Forlì, mentre lavoravo alla Sacmi, dove sono stata per due anni, ho deciso di andare a farmi una vacanza a tempo indeterminato a New York, dove già ero stata altre volte d’estate a trovare il famoso “zio d’America”, fratello di mia mamma. La vita nella Grande Mela mi ha talmente affascinata da indurmi ad iscrivermi ad un corso di traduzione dallo spagnolo all’inglese alla New York University. Questo mi ha permesso di inserirmi nel mondo della traduzione oltreoceano: dopo un periodo di stage iniziale, ho iniziato a lavorare come traduttrice e project manager presso un’agenzia di traduzione specializzata in postproduzione di audiovisivi, ovvero doppiaggi e sottotitoli di video. La stessa in cui lavoro da 4 anni».
La passione di Benedetta per tutto ciò che è multimediale e che riguarda film e video la spinge ad imbracciare spesso la telecamera o la macchina fotografica per immortalare molte delle esperienze in cui si imbatte. Benedetta si interessa anche di letteratura e di scrittura creativa. Scrive, traduce e rivede articoli per diverse riviste e associazioni culturali (fra quelle imolesi si ricorda la sua collaborazione con ’Il Cacofonico’). Collabora anche con diverse associazioni non profit per cercare con i propri mezzi (le parole e l’informazione più che altro) di aiutare chi più ha bisogno. Ultimamente a New York ha incontrato l’amore: un francese naturalizzato americano le ha rubato il cuore e l’ha sposata lo scorso 19 dicembre.
Benedetta, nella Grande Mela con la passione per il multimediale
