Sette diversi episodi, che spaziano dalla tentata estorsione alla spacci e agli atti persecutori nei confronti di minorenni, sono valsi a un 17enne un’ordinanza applicativa della misura cautelare del collocamento in comunità.
Il comando provinciale dei carabinieri, nel dare la notizia, fa l’elenco dei fatti di è accusato il 17enne: «Una tentata estorsione che il presunto responsabile avrebbe commesso ai danni di un ragazzo, suo debitore, per un vecchio acquisto di hashish non pagato. E in materia di droga, il 17enne, dovrà rispondere anche di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, per fatti successi tra Casalfiumanese e Imola – dettagliano i carabinieri -. Dalla droga alle minacce, è quanto si legge negli altri capi di imputazione per atti persecutori commessi nei confronti di altri giovani, tra cui una ragazza. Quest’ultima avrebbe ricevuto via telefono numerose minacce di morte».
In un’altra circostanza, il presunto responsabile avrebbe spento una sigaretta sulla mano di un ragazzino, costringendolo a mettersi in ginocchio.
Infine il 17enne se la sarebbe presa anche con i carabinieri di Casalfiumanese, che dovevano restituirgli lo smartphone sequestrato durante le indagini: «Infastidito dall’iter giudiziario che lo aveva coinvolto, il 17enne ha minacciato di morte i militari, bloccando il citofono della caserma con un pezzo di legno per farlo suonare incessantemente». Il giudice per le indagini preliminari del tribunale per i minorenni dell’Emilia Romagna ha accolto la richiesta del pubblico ministero, disponendo il collocamento in comunità nei confronti del 17enne. Il giovane è stato rintracciato dai carabinieri di Casalfiumanese e condotto in una struttura della giustizia minorile in attesa del processo.
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