Ad aprile un centinaio di sacerdoti stranieri, risiedenti in Emilia Romagna, si sono dati appuntamento al convento dei frati cappuccini di Imola per una giornata di dialogo e confronto. Da quella giornata era emersa una sostanziale certezza: il servizio dei sacerdoti fidei donum nelle nostre parrocchie è una ricchezza di cui ciascuno deve essere consapevole. Da quell’invito, allora, vogliamo ripartire per raccontare le storie di sacerdoti e religiosi stranieri che si sono stabiliti ormai da tempo nelle comunità della Diocesi di Imola. In questa sesta puntata la parola a don Egide Bukuru, in servizio nella parrocchia di Riolo Terme.
Una vita all’insegna della preghiera e della vita comunitaria. Così si potrebbe riassumere l’esperienza da sacerdote di don Egide Bukuru, originario del Burundi e ora residente nella parrocchia di San Giovanni Battista a Riolo Terme. La sua storia si intreccia con quella di don Lèopold Nsabiyumval, intervistato nell’uscita della scorsa settimana, con il quale ha condiviso la vita nel seminario minore di Buta e l’attività nel gruppo di preghiera interno al seminario stesso.
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