Passogatto e la Beata Vergine di Loreto, una devozione che resta viva

Tre giorni di eventi tra fede e convivialità. L’origine di questa chiesa, inaugurata nel 1715, è legata ad un’immagine della Beata Vergine di Loreto risalente al XV secolo che si trovava appesa a un albero lungo l’antica strada Lauretana

Come da tradizione, la comunità di Lugo si ritrova a Passogatto per celebrare l’anniversario della chiesa dedicata alla Beata Vergine di Loreto. Un luogo che testimonia la devozione della la Diocesi di Imola alla Vergine lauretana. «La sua storia è antica – ricorda sempre con piacere don Davide Sandrini, parroco di Giovecca e Passogatto -. I lavori per la sua costruzione sono iniziati nel 1709, e ultimati quattro anni dopo, nel 1715».
La comunità di Passogatto celebrerà il 309° anniversario con una serie di appuntamenti, dal 6 all’8 settembre, che uniscono tradizione e spiritualità. Le festività si apriranno venerdì 6 settembre alle 20.30 con una processione in auto, che partirà da Passogatto e attraverserà via Palazzina fino alla chiesa parrocchiale di Giovecca. Sabato 7 settembre, alle 19, a Giovecca la santa messa sarà celebrata dal vescovo della Diocesi di Imola, monsignor Giovanni Mosciatti. La serata proseguirà con un momento conviviale. Domenica 8 settembre alle 9.45 sarà celebrata la messa a Passogatto, accompagnata dalle voci del gruppo di canto Divo Laurentio, diretto da Laura Camorani, con una particolare benedizione dedicata ai sofferenti. Nel pomeriggio alle 17 il gruppo Senza Rumore si esibirà in concerto, concludendo le celebrazioni. La serata si chiuderà con una apericena su prenotazione (tel. 333-2523259).

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Un gioiello nelle campagne lughesi
L’origine di questa chiesa è legata ad un’immagine della Beata Vergine di Loreto, risalente al XV secolo, appesa a un albero situato presso un trivio a nord-est del tempio attuale. Non si sa chi abbia posto quell’immagine, ma si deve ricordare che era collocata lungo l’antica strada Lauretana che permetteva il passaggio attraverso i due passi del Gatto e della Bastia. Nel 1709 si è deciso di erigere un oratorio contenente la suddetta immagine: la prima pietra della chiesa di Santa Maria Lauretana in Passogatto viene posta l’8 settembre e sempre nello stesso giorno del 1715 viene ufficialmente inaugurata. Questa, caratterizzata da due cappelle laterali intitolate a san Pietro e san Giuseppe e per la quale si ipotizza l’intervento di Giuseppe Pizzetti, architetto di Fusignano, è stata inizialmente restaurata nel 1754 e poi ancora nel 1816 su iniziativa del cappellano don Domenico Randi e dell’ing. Manzoni, il quale ha voluto lasciare un’impronta neoclassica in un tempio realizzato totalmente in stile barocco. Dopo questo intervento di restauro si contraddistingue per un porticato con triplici volte. A partire dal 1869 la chiesa inizia a decadere lentamente fino ad essere fatiscente: per tale ragione, fra il 1989 e il 1995, l’edificio subisce ulteriori rifacimenti, su iniziativa di don Davide Sandrini e sotto la supervisione dell’architetto Rustichelli. Ad oggi l’edificio, esempio di architettura barocca, presenta una singolare pianta nata dal connubio fra la forma ellittica e quella a croce greca, con quattro cappelle ornate da grandi conchiglie e sormontata da un alto tamburo. Misura 14 x 10 metri, con al centro un’armoniosa cupola ed è dotato di due altari minori: quello a sinistra è stato innalzato in onore di san Pietro Apostolo e quello di destra in onore di san Giuseppe.


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