In occasione dell’80° anniversario degli eventi bellici che attraversarono il territorio romagnolo nel 1944, Monte Battaglia e la sua rocca, luogo simbolo di dolore e memoria, saranno protagonisti della commemorazione che vedrà l’intervento di Massimo D’Alema, nel ruolo di presidente della Fondazione Italianieuropei, e l’inaugurazione della targa Vector of Memory, segnavia dei sentieri della memoria.
La cerimonia, organizzata dal Comune di Casola Valsenio in collaborazione con i Comuni di Fontanelice, Cotignola e l’Unione della Romagna Faentina, si terrà domenica 1 settembre ed è aperta al pubblico.
Il programma
Alle 9 posa di una corona di allora ai cippi dl Ponte del Cantone, Sant’Apollinare e San Ruffillo alla presenza delle amministrazioni comunali di Casola Valsenio e Cotignola. Alle 10.15 ritrovo alla rocca di Monte Battaglia e alle 10.30 cerimonia commemorativa dell’80° anniversario degli eventi bellici con i sindaci di Casola Valsenio e Fontanelice e dell’Anpi di Casola Valsenio e Anpi provinciale di Ravenna. A seguire intervento del presidente della Fondazione Italianieuropei, onorevole Massimo D’Alema. Alle 11 inaugurazioni della targa Vector of Memory, segnavia dei sentieri della memoria e presentazione dei lavori di ristrutturazione della rocca di Monte Battaglia con l’architetto Aida Morelli.
Monte Battaglia
La località di Casola Valsenio ha legato indissolubilmente il proprio nome alla storia della seconda guerra mondiale. Nell’autunno del 1944 Monte Battaglia, posizione strategica per l’accesso alla pianura padana, è stato teatro di cruenti scontri tra forze partigiane, alleati britannici e americani, tedeschi e forze repubblichine.
Attorno alla rocca, tra il 26 settembre e l’11 ottobre 1944 venne combattuta una delle più cruenti battaglie della campagna d’Italia.
Da allora il Comune di Casola Valsenio ha trasformato la rocca, di cui rimane il troncone di una torre, in un luogo di pace e memoria. Sul posto sono numerose le opere per ricordare i caduti. Particolarità è la presenza di lapidi per commemorare i caduti di entrambi gli schieramenti.
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