Primo caso di West Nile registrato dall’Ausl Imola: 76enne ricoverato in ospedale

L'Ausl: «Il virus può essere pericoloso soprattutto in pazienti già debilitati». La prevenzione resta l'arma principale per ridurre il rischio

Imola registra il primo caso di infezione da virus West Nile. A darne notizia è l’Ausl di Imola: si tratta di un uomo di 76 anni di Casola Canina, si trova ricoverato all’ospedale di Imola, in prognosi riservata, con una forma neuro-invasiva.
«L’infezione da virus West Nile (WNV), trasmessa all’uomo da zanzare del genere Culex (zanzara comune), decorre in modo asintomatico nella maggior parte dei casi, ma può anche presentarsi con febbre, cefalea, e altri sintomi lievi a risoluzione spontanea o, sporadicamente, manifestarsi con forme più gravi che interessano il sistema nervoso centrale (meningite, meningoencefalite). Il virus può essere pericoloso soprattutto in pazienti già debilitati – spiega l’Ausl -. Il virus West Nile è endemico, ovvero presente in maniera stabile, nella nostra Regione e in quelle del bacino padano. Il suo ciclo di moltiplicazione si sviluppa fra alcune specie di uccelli e le nostre zanzare comuni (Culex spp.). L’uomo, come pure i cavalli, viene occasionalmente infettato tramite punture di zanzare e non è in grado di trasmettere l’infezione ad altre zanzare, né ad altre persone».
La prevenzione resta l’arma principale per ridurre il rischio di punture: «La consapevolezza dei comportamenti corretti, come l’uso combinato di barriere fisiche e repellenti e la corretta gestione delle aree esterne, permette di ridurre sensibilmente l’impatto di questi insetti, salvaguardando il benessere e la salute delle persone».

Messaggio promozionale


© Riproduzione riservata

Messaggio promozionale
Pubblicità