Ex Martelli, arriva lo stop all’iter per l’autorizzazione

La Conferenza dei servizi ha dato atto della delibera della Regione (ente titolare del procedimento) con la quale si è ritenuto di non procedere con la variante del piano di tutela delle acque

Foto Isolapress

Dalla seduta conclusiva della Conferenza dei servizi relativa al procedimento autorizzatorio unico regionale dell’impianto di trattamento rifiuti nell’area dell’ex Martelli Tessile di Toscanella di Dozza è arrivata quella che (per ora) uno stop all’iter autorizzativo.
L’organo tecnico, da tempo impegnato nell’analisi della delicata procedura, ha dato atto della delibera della Regione Emilia-Romagna (che è l’ente titolare del procedimento) con la quale si è ritenuto di non procedere con la variante del piano di tutela delle acque, necessaria per dare parere favorevole alla progettualità.
Questo elemento ostativo si somma ai pareri negativi confermati da tecnici di Ausl, polizia locale e Comune di Dozza per i temi ambiente, salute e mobilità e a quello analogo formalizzato dal sindaco Luca Albertazzi alla Conferenza dei servizi.
«Abbiamo gestito ogni passaggio burocratico della vicenda anteponendo a tutto l’interesse del territorio e della comunità con buon senso, serietà e rigore» le parole del sindaco Albertazzi.
La vicenda ex Martelli e il progetto presentato dall’azienda Cfg Ambiente srl per trasformare l’area lungo la via Emilia in un impianto di trattamento rifiuti era stato al centro di un acceso dibattito durante la campagna elettorale che ha preceduto le elezioni amministrative dell’8-9 giugno. Il progetto aveva anche la ferma opposizione della Lista Cambiamento e del candidato Luca Mainieri, ora alla guida della minoranza, e del comitato di cittadini che ha raccolto duemila firme contrarie al progetto. Alla luce di queste posizioni, il consiglio comunale aveva assunto un parere contrario unanime.
Il ricorso giurisdizionale contro il provvedimento autorizzatorio sarà proponibile da parte dell’azienda al Tribunale amministrativo regionale entro 60 giorni, nonché il ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni, dalla data di pubblicazione sul bollettino ufficiale della Regione Emilia-Romagna.

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