Oggi, 24 luglio, il Calendario particolare della Chiesa di Imola ricorda il beato Giovanni Tavelli di Tossignano. Originario di Codrignano, Giovanni Tavelli nacque nel 1386 da una nobile famiglia imolese.
A sedici anni si iscrisse alla facoltà di giurisprudenza dell’università di Bologna. In un primo tempo Giovanni Tavelli credette di sentirsi chiamato al sacerdozio e ricevette gli ordini minori, ma a ventidue anni, invece di prendere la laurea, preferì entrare nell’Ordine dei Gesuati, frati mendicanti senza ordinazione sacerdotale e di regola rigidissima, nonostante la ferma opposizione del padre.
Noto per la santità della sua condotta, si avvicinò al pontefice Gregorio XII, all’epoca rifugiatosi a Rimini. Nel 1426 venne nominato priore del convento dell’Ordine a Ferrara per poi diventare vescovo di Ferrara nel 1432, nominato da papa Eugenio IV. La nomina non incise però sulla sua vita: continuò, infatti, a vestire il rozzo saio del suo ordine e a dormire su un umile pagliericcio. Secondo le fonti dell’epoca, impiegò le ricche rendite del suo vescovado per opere di cura e di sollievo per i moltissimi colpiti dalla peste del 1438, malati che visitava e confortava di continuo nei lazzaretti improvvisati e nelle case private. A lui si deve la costruzione dell’ospedale di Sant’Anna.
Morto il 24 luglio 1446, nel 1589 il papa Clemente VIII permise che si potesse dire messa in suo onore nella chiesa di San Girolamo a Ferrara (fatta edificare nel 1428 dallo stesso Tavelli) e dove sono conservate le sue spoglie. Sempre nell’Arcidiocesi di Ferrara è presente una chiesa dedicata al beato di Tossignano.
Nella Diocesi di Imola si conservano del Tavelli una reliquia insigne (il braccio destro, racchiuso in un reliquiario d’argento), un breviario in pergamena da lui usato, con miniature di grande valore artistico, e due dipinti di Giacomo Zampa, uno nella chiesa di San Girolamo e l’altro nell’arcipretale di Borgo.
Sempre nella sua patria, il beato Tavelli era ricordato in una lapide, posta sulla facciata del distrutto palazzo comunale, inaugurata il 26 giugno 1938, nella quale era riportato:
AD ONORE E MEMORIA
DEL BEATO GIOVANNI TAVELLI
ARCIVESCOVO DI FERRARA
GLORIA E VANTO DI QUESTO PAESE
SI RICORDA CHE NELLO SPAZIO
DEL PUBBLICO GIARDINO
ESISTEVA LA SUA CASA
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