Appendere le scarpe al chiodo non è mai facile. E quando hai passato trentatré dei tuoi trentasette anni dando calci a un pallone diventa ancora più complicato. Lo sa bene Michael Dalmonte, che in questi 33 anni ha vestito le maglie di Imolese, Sparta Castelbolognese, Fontanelice, Tozzona, Valsanterno 2009 e Sporting Valsanterno (per citarne alcune)
«Il momento più bello della mia carriera sono stati gli anni vittoriosi allo Sparta Castelbolognese, dove abbiamo fatto la scalata dalla Seconda alla Promozione. Sono state anche le ultime partite alle quali mio babbo ha assistito prima di andarsene – racconta commosso Dalmonte, che nel corso della sua decennale carriera ne ha calcati di campi da calcio -. Ricordo ancora che festeggiammo insieme la vittoria del campionato di Seconda Categoria. L’anno successivo morì la settimana prima della vittoria dei playoff: segnai il gol decisivo e scoppiai a piangere».
Il desiderio di viversi a pieno la famiglia è tra i motivi che hanno spinto Dalmonte a dire basta. «Ho deciso di smettere per due motivi: il primo è perché ho sempre voluto essere un giocatore decisivo, e quest’anno mi è girato tutto male nonostante l’impegno. Non esserci riuscito, nonostante lo volessi tanto, mi ha fatto capire che sono invecchiato. Il secondo è che ho un piccolino di un anno che la sera mi aspetta a casa e arrivare da allenamento che dorme già e non vederlo non mi rende felice».
Se vuoi saperne di più, leggi l’articolo completo nel numero del nostro settimanale disponibile in edicola e in edizione digitale arricchita!
Ora è possibile acquistare anche la copia digitale (in formato pdf) del giornale dal nostro sito di e-commerce: fai click qui!
© Riproduzione riservata