Si è tenuta stamane nel palazzo vescovile di Imola la conferenza stampa indetta dalla Banca di Credito Cooperativo della Romagna Occidentale, alla presenza del presidente della stessa Luigi Cimatti, del vescovo di Imola mons. Giovanni Mosciatti e del direttore della Caritas diocesana Alessandro Zanoni.
Al centro dell’attenzione è stata la raccolta fondi del gruppo Cassa Centrale, del quale la Bcc Romagna Occidentale fa parte, che ha destinato alle zone della diocesi maggiormente colpite dalle calamità naturali dell’anno passato 400 mila euro.
«Oggi diamo conto di un sostegno tangibile per affrontare le conseguenze dell’alluvione che ha colpito le nostre comunità. Un sostegno che, in coerenza con i nostri valori, è destinato alle realtà sociali che si occupano del sostegno di persone fragili o che operano in ambito educativo – sottolinea il direttore della banca, Luigi Cimatti -. Si tratta di strutture gravemente impattate dall’evento e designate dal vescovo della nostra Diocesi, mons. Mosciatti, che riteniamo essere un punto di riferimento morale della nostra banca, e da Don Tiziano Zoli, parroco di Solarolo (zona di operatività della banca al di fuori della Diocesi imolese). Sono molto grato a entrambi e al direttore della Caritas, Alessandro Zanoni, per la loro disponibilità a indirizzare l’intervento nel migliore dei modi. Sono inoltre grato al nostro Gruppo Cassa Centrale per la vicinanza concreta che ha dimostrato alle nostre comunità».
Tra gli enti che hanno beneficiato dei fondi troviamo la casa di riposo Don Carlo Cavina di Lugo e la Casa della Carità sempre a Lugo, che hanno avuto modo di ovviare agli ingenti danni provocati dall’alluvione; sempre nel territorio lughese la scuola Don Venturini ha usufruito dei fondi per il ripristino del tetto devastato da un fortunale; a Castel Bolognese la donazione della BCC ha permesso la rimessa in funzione del cinema Moderno, gestito dalla parrocchia di San Petronio; a Bagnara di Romagna i fondi hanno permesso gli interventi strutturali necessari per rendere di nuovo agibile la scuola parrocchiale San Giuseppe; infine a Solarolo l’aiuto economico ha permesso la ripresa del progetto San Seba – Giovani in campo con la ristrutturazione dell’area attrezzata e l’installazione di una nuova caldaia.
«Come Caritas diocesana di Imola, abbiamo cercato di metterci accanto alle amministrazioni, ai corpi di protezione civile e soprattutto agli ultimi – le parole del direttore della Caritas diocesana Alessandro Zanoni -. Abbiamo sostenuto decine di famiglie con contributi mirati a fondo perduto, molte altre attraverso servizi educativi per i loro bambini. Un importante finanziamento di Caritas Italiana e il contributo di Cassa Centrale Banca e della BCC della Romagna Occidentale, ci hanno dato la possibilità inoltre di sostenere varie realtà del territorio diocesano, che sono parte della rete ecclesiale e che offrono servizi alle persone. A distanza di otto mesi, il nostro impegno non si è ancora interrotto. Come Caritas e come Chiesa c’eravamo prima, ci siamo stati durante, e proveremo a continuare a esserci anche dopo, nella consapevolezza che i tanti bisogni che l’alluvione e le frane hanno generato si sono stratificati su problematiche che venivano da lontano».
Alessandro Bertozzi
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