Sarà inaugurata sabato 18 novembre alle 17 alla biblioteca comunale di Imola l’annuale rassegna dei Tesori della biblioteca con la mostra Architettura a Imola nel secondo ‘900. Gli archivi di Vittorio Fiorentini e Sanzio Cremonini alla presenza del sindaco di Imola Marco Panieri, dell’assessore alla cultura Giacomo Gambi, della direttrice della biblioteca Silvia Mirri, di Daniele Vincenzi dell’Ordine degli architetti di Bologna e di Andrea Gnudi dell’Ordine degli ingegneri di Bologna.
Seguirà l’introduzione alla mostra con i curatori Giorgio Bolognesi e Claudio Calamelli (Segni del Moderno).
La mostra è realizzata grazie al ricco patrimonio documentario dell’archivio dell’architetto Vittorio Fiorentini (Imola, 1916-2012), donato al Comune di Imola dalla nipote Matilde Mazzolani nel 2020, e dell’archivio dell’ingegnere Sanzio Cremonini (Imola, 1913-2007), donato al Comune di Imola dalla moglie Maria Vittoria Carli nel 2011. Saranno esposti schizzi e disegni, lucidi ed eliocopie, fotografie e plastici in legno che illustrano l’architettura a Imola nel secondo ‘900.
L’esposizione si apre con un’introduzione con il contesto imolese nella seconda metà del Novecento: nell’immediato dopoguerra Imola riparte animata dal desiderio di ritornare alla vita e ricostruire è la parola d’ordine. Arrivano poi gli anni della crescita e dello sviluppo caratterizzati dalla progettazione di nuovi edifici e dall’espansione crescente della città fuori dal centro urbano. Il percorso espositivo prosegue con le due sezioni dedicate all’architetto Fiorentini e all’ingegnere Cremonini che con la loro opera hanno contribuito a disegnare la nuova immagine architettonica di Imola e del suo territorio nel secondo ‘900. Le chiese di Croce in Campo (nella foto fornita dalla Bim) e di Santo Spirito, il seminario diocesano, la Sacmi, il ristorante San Domenico sono solo alcuni dei loro progetti. La mostra rimarrà allestita fino al 17 febbraio.
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