L’acqua, il grano e la farina: in un libro la storia plurisecolare del mulino Scodellino

Domenica 12 novembre all'interno del mulino la presentazione del volume edito da Il Nuovo Diario Messaggero

Sarà presentato domenica 12 alle 15.30 all’interno dello storico mulino Scodellino di Castel Bolognese il libro L’acqua, il grano e la farina edito dall’editrice Il Nuovo Diario Messaggero scritto da Andrea Ferri con contributi di Lucio Donati e Gian Luigi Gambi.
Un libro in cui si ripercorrono, attraverso documenti, foto e mappe storiche, cinque secoli di vita del mulino. «La sua costruzione ci porta lontano nel tempo quando la vita si svolgeva seguendo ritmi molto naturali – scrive nella prefazione Rosanna Pasi, presidente dell’Associazione Amici del Mulino Scodellino -. Quando le forze allora conosciute erano l’acqua e il fuoco. Quando le comunicazioni erano lente. Quando uno dei pochi luoghi di socializzazione era il mulino. Quando il mulino era la vita di e per tutti. Quando il mugnaio era una autorità. Tutto questo lo Scodellino ce lo racconta bene e per la nostra comunità è una preziosa testimonianza che ci consente di pensare al futuro, potendo avere uno sguardo vero sul nostro passato».
Il libro dedicato a uno dei simboli di Castel Bolognese è disponibile anche nei nostri uffici di Imola in via Emilia 77/79 e sulla nostra libreria online (fai click qui).

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Durante l’evento interverranno Luca della Godenza, sindaco di Castel Bolognese, don Marco Bassi, arciprete castellano, Gabriele Setti, presidente dell’Associazione italiana amici dei mulini storici. A presentare il libro saranno i relatori Andrea Gardi, docente di Storia moderna all’Università di Udine e il dottor Andrea Ferri, vice direttore dell’Archivio diocesano di Imola e autore. Il pomeriggio si concluderà in piazza a Castel Bolognese alla Festa de Brazadel, organizzata dalla Pro Loco.
«Castel Bolognese e l’acqua, dal torrente Senio al canale dei molini, sono stati legati sin dalla fondazione dell’abitato e da questi elementi è nata la storia centenaria della comunità castellana, con le sue difficoltà e contraddizioni certo, ma anche con i suoi tratti più romantici che trovano nel mulino il catalizzatore di tutte queste emozioni – commenta il sindaco Luca Della Godenza -. Qui, grazie al rapporto tra pubblico, associazionismo, privato e consorzio si è riusciti a far vivere un monumento, rendendolo dinamico, innovativo e travolgente».
Il volume è stato realizzato anche grazie a contributi del Pnrr gestiti dal Ministero della Cultura (con soggetto attuatore la Regione Emilia-Romagna).


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