Il giorno dopo il tentato omicidio di via Verdi, emergono ulteriori dettagli sull’accaduto e sul figlio che ha ferito a colpi di coltello la madre 63enne. Un figlio di 35 anni con problemi psichici che avrebbe aggredito la donna prima con una coltellata al ginocchio, poi al ventre utilizzando un coltello con una lunga lama trovato in cucina.
L’avrebbe inseguita fino alla camera dove la 63enne ferita si sarebbe nascosta tra un’aggressione e l’altra, sfondando la porta e tornando a colpirla. I coltelli sono stati sequestrati dalla polizia dopo le indagini della scientifica di Bologna.
Il 35enne lituano è stato bloccato da due poliziotti mentre ancora si trovava all’interno dell’appartamento, mentre altri due agenti e i vigili del fuoco soccorrevano la madre aggrappata alla ringhiera della finestra per poi affidarla alle cure dei sanitari.
L’uomo, arrestato con l’accusa di tentato omicidio aggravato, è stato associato alla Rems di Reggio Emilia, ovvero una struttura sanitaria che accoglie autori di reato giudicati non imputabili per riconosciuta infermità mentale, totale o parziale, per i quali l’autorità giudiziaria ha disposto l’applicazione di una misura detentiva.
Stando a quanto riferito dal commissariato di via Mazzini, il 35enne aveva già aggredito la madre in passato, come nel 2017 quando avrebbe cercato di strangolarla. In quel caso era stato giudicato incapace di intendere e di volere. Da allora è stato ospitato in diverse strutture per persone con problemi psichici, fino all’ottobre scorso quando si è allontanato da una di esse.
La madre, 63enne originaria della Lituania e fino a poco tempo fa impiegata come badante, era ospitata da una conoscente di origine ucraina nell’appartamento di via Verdi. Dopo essere stata ferita è stata trasportata d’urgenza all’ospedale Maggiore di Bologna dove, nella notte appena trascorsa, è stata operata per una lesione al fegato. Si trova ancora ricoverata in prognosi riservata, ma non sarebbe in pericolo di vita.
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