La Festa di San Cassiano torna a ravvivare Imola tra tradizionali appuntamenti e novità. La fiera del patrono della città e della Diocesi di Imola aprirà venerdì 11 agosto al chiostro di palazzo Monsignani. Alle 21, come da tradizione, spazio al concerto della Filarmonica Imolese.
Sabato 12 agosto sarà la volta della 18esima edizione della Pedalata di san Cassiano, con partenza alle 18.30 davanti al palazzo vescovile. Il percorso, riformato, verrà allungato di 920 metri, per una totalità di 4420. Una passeggiata in sella pensata per le famiglie con sosta agli scavi e al cippo di san Cassiano. Rientro previsto per le 19.30, poi il sorteggio di una mountain bike sul sagrato della cattedrale. Alle 21, nel chiostro di palazzo Monsignani, in scena il Grande Gioco dei Santi e dei Santini: un viaggio per le chiese della Diocesi di Imola attraverso le immagini venerate. Partecipazione gratuita e sorteggio di numerosi omaggi. In palio anche una bicicletta.
In programma alle 12.30 di domenica 13 agosto il pranzo solidale al chiostro dell’Osservanza, «con l’obiettivo, stando insieme, di approfittare di questa solennità per alleviare la sofferenza di chi è solo», fa sapere Raffaele Benni, membro del comitato organizzatore delle feste di san Cassiano. Seguiranno l’apertura di giardino storico, museo diocesano e museo delle carrozze (ore 15) e il corteo storico in costume (ore 17.30), alla presenza di figuranti, sbandieratori e duellanti. Tra questi il Rione Rosso di Faenza, ospite di enorme spessore e ormai blasonato a livello internazionale. Alle 18.30 l’uscita della reliquia del santo dalla cattedrale, affiancata alla lettura della preghiera. Chiuderà la tre giorni, alle 21, l’elevazione spirituale della corale Lorenzo Perosi, nel 150esimo anno dalla nascita del presbitero, compositore e direttore di coro italiano (21 dicembre 1872). Verranno suonati brani liturgici e inediti e non mancherà il riscoperto inno di san Cassiano musicato dallo stesso Perosi.
Le dichiarazioni
«La festa del patrono è sempre quella – afferma il vescovo di Imola, monsignor Giovanni Mosciatti -, ma ogni anno si rinnova con uno sguardo diverso su uno specifico aspetto della nostra esistenza. Chiediamo che san Cassiano ci aiuti a vivere nella pace, a partire da questi giorni, per dare un segno». «Com’è facile oggi – riflette don Andrea Querzè, che presiede il comitato organizzatore delle feste di san Cassiano – vedere i ragazzi perdere il gusto e il senso delle cose belle, lasciandosi influenzare? E quanto c’è bisogno nella vita di educatori come san Cassiano? Quante volte, a scuola, siamo stati colpiti da un insegnante che non solo spiegava bene la materia ma metteva passione? C’era dietro qualcos’altro: umanità. Questi tempi hanno bisogno di persone che sappiano educare, anche alla stessa pace».
I 200 anni della morte di Pio VII, papa e vescovo di Imola
Nel 2023 ricorre inoltre un importante anniversario. «Sono i 200 anni dalla morte di Pio VII (20 agosto 1823, ndr) – spiega monsignor Mosciatti -. Una figura che ha segnato profondamente la storia della cattedrale e della città. Fu prima vescovo della nostra Diocesi (nominato nel 1785, ndr), poi papa, ma senza rinunciare alla precedente carica». Barnaba Niccolò Maria Luigi Chiaramonti, Pio VII, è il papa della celebre frase «Non possiamo. Non dobbiamo. Non vogliamo», pronunciata in risposta all’ufficiale napoleonico che, entrato al Quirinale durante l’invasione francese di Roma nel 1809, gli intimò di cedere alla Grande Nation i territori dello Stato Pontificio. Oggi esiste anche la possibilità di una sua futura beatificazione. «Alle tradizionali celebrazioni affiancheremo, quindi, l’apertura del bicentenario – conclude il vescovo – per il quale verranno anche organizzati due convegni. Uno a ottobre dalla diocesi di Cesena, sua città natale, l’altro a febbraio, qui a Imola. E sabato 20 aprile 2024 si realizzerà un grande pellegrinaggio alla tomba di Pio VII, arricchito dall’udienza con papa Francesco. La chiusura avverrà di fatto l’anno prossimo, sempre a San Cassiano».
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