A tumulazione avvenuta, diamo notizia della scomparsa dell’avvocato Franco Marchi, venuto a mancare martedì 18 luglio. Nato a Pistoia nel 1937, Marchi era molto conosciuto in città ed esercitava la professione da più di 50 anni, oltre ad essere tra i fondatori dell’Associazione avvocati imolesi di cui era il decano (la sua iscrizione all’albo degli avvocati risale al 1965).
Il suo studio era in pieno centro, in via San Pier Grisologo, nel palazzo nobiliare che oggi è infatti conosciuto come palazzo Marchi.
Nel 2017, in occasione di un’intervista al nostro settimanale per il ventennale della nascita dell’Associazione Avvocati imolesi, Marchi spiegò il suo avvicinamento all’avvocatura: «Mi iscrissi alla facoltà di Giurisprudenza perché, già quando frequentavo il liceo, avevo deciso che avrei esercitato l’avvocatura; all’epoca, infatti, la ritenevo la più affascinante delle professioni. Sinceramente non ho mai incontrato particolari difficoltà nella professione, forse perché ho avuto la fortuna di amare il mio lavoro. Quanto agli stimoli, essi sono continui: in particolare il desiderio e la necessità, di approfondire la propria preparazione, la riconoscenza -non mi riferisco a quella di carattere economico- e la considerazione da parte dei clienti».
Marchi lascia la moglie Giovanna Baldini e due figli, Giovanni (anch’egli avvocato) e Gian Guido, medico chirurgo.
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