Annullato il Gran Premio del Made in Italy e dell’Emilia Romagna. La conferma è arrivata direttamente dal presidente di Aci Angelo Sticchi Damiani (che è anche vicepresidente della Fia) e dalla Formula 1 tramite i suoi canali social: «Il Gran Premio non si correrà – ha dichiarato Sticchi Damiani -, al 99% questa edizione si recupererà nel 2026, dopo la proroga del contratto». Pochi minuti dopo la comunicazione sono arrivate anche le prime parole di Stefano Domenicali, l’imolese a capo del circus (clicca qui per leggerle).
Nella mattinata Matteo Salvini, ministro delle infrastrutture, aveva fatto sapere di «ritenere opportuno il rinvio del Gran Premio, in agenda nel weekend, alla luce dell’emergenza maltempo che sta flagellando l’Emilia Romagna». Per poi aggiungere: «Dedichiamoci ai soccorsi, in questa fase è doveroso concentrare tutti gli sforzi per fronteggiare l’emergenza».
Solo ieri, l’autodromo era stato evacuato a causa delle forti precipitazioni. Ma, superata la notte, i team avevano avuto l’ok per rientrare nelle aree paddock. Poi la riunione decisiva a cui hanno partecipato Fia, Liberty Media, Aci, Formula Imola, Ministero, Regione e Comune che ha portato alla decisione finale.
Stefano Domenicali: «Giusto annullare il GP, dobbiamo garantire la sicurezza di tutti»
«Una tragedia vedere quello che è successo a Imola e all’Emilia Romagna, la città e la regione in cui sono cresciuto». Così Stefano Domenicali, presidente e amministratore delegato della Formula 1, ha commentato la decisione di annullare il Gran Premio in programma nel fine settimana. Una decisione «giusta per tutte le comunità locali e per la famiglia F1, perché dobbiamo garantire la sicurezza e non creare ulteriori oneri per le autorità mentre si occupano di questa terribile situazione».
«Voglio esprimere la mia gratitudine e la mia ammirazione per gli incredibili servizi di emergenza che stanno lavorando instancabilmente per aiutare chi ha bisogno di aiuto e per alleviare la situazione – conclude Domenicali -: sono degli eroi e tutta l’Italia è orgogliosa di loro».
Formula 1 annullata, l’autodromo: «Giorno triste, ma come avremmo potuto gestire 160mila persone?»
«È un giorno triste» il commento, a caldo, del direttore dell’autodromo Pietro Benvenuti, «ma la decisione di annullare il Gran Premio è giusta e doverosa». Una decisione, conferma Benvenuti, «presa rapidamente, in poco più di un’ora, e condivisa da tutti: dai ministri al sindaco Panieri, dal presidente della Regione Bonaccini alla Fia e a Liberty Media, Stefano (Domenicali, ndr) in testa».
Troppo presto per capire se, come dichiarato da Sticchi Damiani, si recupererà nel 2026: «Sarà un qualcosa che definiremo nelle prossime settimane. Ora la priorità è garantire la sicurezza di tutti, consentire ai team e alle persone che lavorano qui di poter rientrare in autodromo, sistemarsi e ripartire».
Anche se il Gran Premio fosse stato confermato, riprende il direttore del circuito, «ci sarebbero stati enormi problemi di logistica. Le strade sono allagate, le autostrade bloccate, i treni non viaggiano. Abbiamo commissari e personale che provengono anche da fuori città. Molti tecnici e ispettori Fia dormono tra Faenza e altre località colpite ancora più di noi». Per non parlare dei parcheggi, «di fatto inagibili. Come avremmo gestito 160mila persone? E come avrebbero potuto anche solo raggiungere Imola?».
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