Sant’Ilaro, Lugo festeggia il patrono tra fede e devozione

Il 15 maggio si celebra il santo che intervenne nel 1264 per preservare dalle acque del fiume Santerno gli abitanti di Santa Maria in Fabriago. Dopo la messa delle 18.30, presieduta dal vescovo Mosciatti, la processione col busto dorato

Foto Massimo Fiorentin

la comunità di Lugo si prepara a festeggiare, come tradizione vuole il 15 maggio, sant’Ilaro Abate, patrono della città e del territorio. «La devozione popolare e il culto di sant’Ilaro risalgono al 1264 – ricorda padre Gian Domenico Meloni, vicario di Lugo -, quando il santo intervenne per preservare dalle acque del fiume Santerno gli abitanti di Santa Maria in Fabriago. Nei secoli successivi altre volte il santo patrono ha fatto sentire la sua presenza con interventi prodigiosi. Così sant’Ilaro ha avuto una parte di primaria importanza nella storia civile e religiosa di Lugo, poiché i principali avvenimenti cittadini si sono svolti nel nome e sotto l’egida del santo protettore». Sono passati 759 anni da quella prima volta, ma «la devozione popolare rimane viva in Lugo e nel territorio».

Il programma
A inaugurare le celebrazioni per il santo patrone, le sante messe di venerdì 12 e sabato 13 alle 18.30, e la santa messa di domenica 14, alle 10, animata dal coro della parrocchia di San Gabriele. Poi, lunedì 15, l’attesa festa. Si inizierà con le sante messe delle 8 e delle 10, alle quali seguirà la messa solenne, alle 18.30, che sarà presieduta dal vescovo mons. Giovanni Mosciatti. Si proseguirà con la processione con le reliquie del santo patrono. Il percorso toccherà piazza Trisi, piazzale Cavour, piazza dei Martiri, piazza Baracca (dove si sosterà per la benedizione della città), largo della Repubblica, piazza Baruzzi, per poi rientrare al Carmine, con il bacio alla reliquia di sant’Ilaro.
Alla festa parteciperanno i quattro Rioni della Contesa Estense.

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