Un giovane cittadino albanese è stato arrestato dagli agenti del commissariato di Imola per rapina ed estorsione ai danni un 28enne imolese. I fatti, resi noti dalla polizia oggi, risalgono al pomeriggio di venerdì 31 marzo. «Tutto sarebbe nato da un episodio legato allo spaccio di stupefacenti» spiegano dal commissariato di via Mazzini.
Ma andiamo con ordine. Verso le 16 di venerdì scorso il centralino del 113 è stato allertato da un ragazzo che denunciava di essere stato derubato del cellulare in viale Carducci ad opera di un ragazzo che prima lo ha fatto cadere a terra e si è poi allontanato su un monopattino elettrico. Secondo quanto riferito dalla vittima della rapina, il giovane gli avrebbe chiesto 40 euro; non avendoli ricevuti gli ha strappato dalle mani lo smartphone per poi darsi alla fuga.
Le indagini del commissariato hanno però permesso di ricostruire la vicenda: «Nei giorni precedenti un amico del giovane rapinato avrebbe ceduto al ragazzo finito in manette 40 euro di droga, che si erano però rivelati solo bicarbonato – la ricostruzione della polizia -. Di conseguenza il ragazzo, non riuscendo a rintracciare il pusher, avrebbe chiesto un risarcimento all’amico di quest’ultimo».
Con il cellulare rubato il cittadino albanese, residente a Imola e con precedenti per reati contro la persona e atti osceni, ha trovato in rubrica il contatto della madre del giovane rapinato, mandandole nelle ore successive messaggi per organizzare un incontro al fine di riavere i soldi in cambio della restituzione del cellulare.
Appuntamento organizzato sotto casa del derubato, ma in accordo con la polizia: la banconota ceduta è stata fotografata dal commissariato prima dello scambio, a poca distanza era appostato un agente. È bastato attendere che il giovane si presentasse all’incontro per far scattare l’intervento dei poliziotti che hanno arrestato il ragazzo albanese per estorsione e rapina, trovando nelle sue tasche la banconota segnata.
Dopo la convalida dell’arresto in sede di direttissima, il giovane è stato rimesso in libertà in attesa del processo che si terrà il 23 maggio.
© Riproduzione riservata