Speravamo che dove non si riuscisse unitariamente arrivasse la trattativa singola.
Evidentemente non è così.
Evidentemente non è la visibilità ricercata inutilmente dalla triade CGIL (confederale, pensionati e funzione pubblica) nello sbandierare un accordo verbale con Sindaco e DG Ausl per l’arrivo di 16 nuovi assunti (13 infermieri, 2 oss ed 1 autista di ambulanza) entro il 31/7/2022.
Il risultato? Zero neoassunti su tutta la linea.
Ci dispiace non per la figuraccia di Cgil Sindaco e DG Ausl, ma per i dipendenti.
La scesa in campo per risolvere il problema organici in Ausl da parte di una sola sigla presentatasi, anzi richiedendo, ad un incontro formale per negoziare nuove assunzioni è stato un clamoroso flop.
Ci chiediamo e chiediamo, si va avanti in ordine sparso?
Se si devono fare figuracce andiamo pure avanti in ordine sparso, ma se si vogliono risolvere i problemi ai tavoli meglio andarci uniti e compatti.
Già presentandosi unitariamente, e quindi potenzialmente con maggior forza, i risultati sono sempre più risicati.
Figuriamoci andando in ordine sparso.
Chiusa questa brutta pagina di protagonismo dettato dalla visibilità la domanda che poniamo ai colleghi della Cgil è la seguente: «Ora che si fa? Pensate che ai dipendenti faccia piacere che chi li dovrebbe rappresentare si fa prendere in giro con un impegno sulla parola quando non vengono mantenuti quelli assunti ufficialmente negli accordi sottoscritti?».
Vi lasciamo a riflettere su questo flop e vi invitiamo a riunire le forze.
Chi deve capire come risolvere la problematica non sono i vostri colleghi di Uil e Cisl, ma la politica e la DG Ausl.
Avete la possibilità di porre rimedio al clamoroso errore commesso o a rompere la tanto sbandierata unitarietà salvo poi rinnegarla alla prima occasione.
La risposta non consta a noi, dovete darla voi che avete creato questa situazione.
La UIL come sempre ha fatto continuerà la battaglia per difendere l’Ausl di Imola e la sua centralità sul territorio e nell’ambito della sanità regionale non permettendo che il ruolo sia quello di un semplice poliambulatorio senza alcuna specializzazione.
Tutto ciò passa attraverso un atteggiamento costante di pressione e condivisione di intenti, spazi per il protagonismo non ne rimangono.
Giuseppe Rago, Uil Imola
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