Imola torna nel mirino dei no vax. Stavolta ad essere imbrattato con le ormai note scritte in vernice rossa è il centro vaccini allestito all’ex auditorium dell’Osservanza, il principale punto vaccinale dell’Ausl di Imola.
Nella notte tra lunedì 17 e martedì 18 gennaio sono comparse su un muro esterno e sul tendone dell’hub i simboli del movimento no vax ViVi e i consueti slogan contro Governo (definito “nazista”) e vaccini.
In mattinata, poche ore dopo la scoperta, erano già in corso i lavori di rimozione dei teli imbrattati. La polizia, presente sul posto durante le operazioni di rimozione dei teli, ha avviato le indagini per tentare di risalire agli autori dell’atto vandalico.
Si tratta del secondo episodio in città, a un mese esatto da quando gli slogan no vax erano comparsi sui muri delle scuole Carducci, davanti alle scuole in Pedagna e all’ospedale vecchio, sede dell’Ausl Imola.
Un episodio che ha provocato anche l’indignazione della Fials Imola, sindacato dei lavoratori della sanità, che ha definito la situazione «non più tollerabile».
«Un’altra inaccettabile e vergognosa aggressione no vax, stavolta contro le nostre strutture di vaccinazione – le parole di condanna del sindaco Marco Panieri -. Questi gesti a Imola non saranno tollerati e le forze dell’ordine, che ringrazio, sono già al lavoro per individuare i responsabili e garantire anche una riparazione alla collettività per i danni commessi. Un grazie anche agli operatori che sono già intervenuti per ripulire tutto. Alla loro irresponsabilità pericolosa – rimarca il primo cittadino -, rispondiamo con il buonsenso e la fiducia che tanti imolesi, oltre il 90%, hanno avuto nel presentarsi agli open day e fare la fila o nel prenotarsi la propria dose, esercitando un dovere civico di grande importanza che oggi ci concede più libertà, sicurezza e salute».
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