Dopo l’incursione al punto tamponi dell’ospedale di Lugo, i no vax non risparmiano nemmeno il murale a memoria della partigiana Enrichetta Cabassi. “Il vax uccide” la scritta vergata in vernice rossa alla base dell’opera dedicata alla staffetta partigiana presente lungo la via Selice tra Conselice e Lavezzola.
Ferma la condanna dell’episodio che arriva dalla sezione conselicese dell’Anpi: «Negli ultimi due anni abbiamo più volte visto la propaganda no-vax imbrattare muri e monumenti con slogan che nulla hanno a che fare con la pandemia in corso e tutti gli strumenti e le scelte che le istituzioni hanno deciso per contrastare la diffusione di questo virus, ma una precisa strategia eversiva».
«Non possiamo che condannare chi ha osato deturpare il ritratto dedicatole – continuano dall’Anpi di Conselice -. Ci attiveremo, a fianco delle istituzioni locali, affinché sia rimosso lo sfregio e ripristinato il ritratto così com’era. Alla propaganda no-vax possiamo solo suggerire di studiare la storia, invece di fare finta di averla capita e di usarla erroneamente per il proprio tornaconto».
Enrichetta Cabassi di Parma, è stata compagna di lotta di Ines Bedeschi. Enrichetta, nome di battaglia Silvia, aveva creato un centro di smistamento della stampa clandestina contribuendo con successo alla sua diffusione. Da staffetta partigiana Enrichetta era diventata un punto di riferimento tra le varie formazioni partigiane, prestando poi servizio attivo nella 143esima Brigata Garibaldi e morendo in seguito allo scoppio di una mina l’8 marzo 1945.
«L’Amministrazione Comunale si unisce allo sdegno e condanna un gesto che deturpa l’immagine della partigiana “Silvia”, uno dei simboli della libertà di stampa, valore fondante della nostra comunità» è il commento del Comune di Conselice.