Esattamente quando e, soprattutto, quanto, ancora non si sa. Ma che presto scatterà l’imposta di soggiorno per chi soggiornerà negli alberghi di Imola e dintorni pare fuori dubbio. Al termine dell’ultima riunione di giunta il sindaco Daniele Manca ha infatti rilasciato una dichiarazione che non lascia spazi di ripensamento: «L’introduzione dell’imposta di soggiorno si pone l’obiettivo di migliorare la promozione del sistema turistico locale. Valutiamo positivamente il contributo volontario che il sistema alberghiero ha, fino ad oggi, assicurato in ambito circondariale, ma riteniamo indispensabile procedere a costruire un sistema organico per orientare l’intero gettito sulla promozione turistica». L’idea fu oggetto di vivaci discussioni già anni fa, quando l’imposta legata ai pernottamenti negli alberghi fu introdotta nelle grandi città, tra cui Bologna. A Imola si deviò su una sorta di destinazione volontaria che le strutture ricettive indirizzavano alla promozione turistica fatta dal Comune attraverso la Stai. Ora però, anche in vista degli eventi previsti in primavera ed estate (Giro d’Italia e concerto degli Ac/Dc in testa) l’amministrazione comunale chiede di più (dai 50mila euro attuali si salirebbe a 160mila) e certezze sulle entrate da destinare a promozione, sostegno agli eventi esistenti e alla realizzazione di altri. La definizione dei contorni precisi della nuova tassa verranno definiti sulla base di esperienze in essere sul territorio regionale e attraverso gli incontri con le associazioni di categoria.
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